La missione ufficiale di Giorgia Meloni in Bahrein è iniziata ieri, segnando un’importante tappa per la presidente del Consiglio italiano. Durante questa giornata, Meloni parteciperà a una serie di appuntamenti istituzionali e incontri bilaterali, con l’obiettivo di rafforzare le relazioni tra l’Italia e i Paesi del Golfo.
La giornata prenderà avvio alle 10:30 presso il Sakhir Palace, dove Meloni sarà accolta dal ministro per lo Sviluppo Sostenibile del Bahrein, Noor Al Khulaif. Ad attenderla ci sarà anche il Principe ereditario e Primo Ministro del Bahrein, Salman bin Hamad Al Khalifa. Durante questo incontro, è previsto uno scambio di accordi, seguito da incontri bilaterali che si terranno in un clima di collaborazione e dialogo. Alle 13, la presidente si sposterà verso la sede del vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Ccg), dove sarà nuovamente accolta dal Principe ereditario e dal Re del Bahrein. Dopo la tradizionale foto di rito, Meloni parteciperà alla seduta congiunta del Ccg, prevista per le 13:30.
L’apertura della sessione sarà caratterizzata da un discorso di benvenuto del Re del Bahrein, a cui seguirà l’intervento di Meloni in lingua inglese. Al termine della seduta, si svolgerà un pranzo ufficiale. Nel pomeriggio, alle 15, Meloni visiterà la Cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, dove sarà accolto dal Vicario Apostolico dell’Arabia del Nord, Mons. Aldo Berardi. Questo incontro rappresenta un’opportunità per approfondire la conoscenza della principale chiesa cattolica del Bahrein.
Rafforzamento delle relazioni tra Italia e Paesi del Golfo
L’obiettivo di questa missione è quello di intensificare la cooperazione tra l’Italia e i Paesi del Golfo, con particolare attenzione ai temi cruciali per il futuro del Medio Oriente. Tra questi, la questione palestinese e le tensioni a Gaza, che continuano a sollevare preoccupazioni nonostante gli accordi raggiunti a Sharm el Sheikh nel mese di ottobre 2023. Meloni è giunta a Manama per partecipare al 46° Vertice del Consiglio di Cooperazione del Golfo, su invito del Re Hamad bin Isa. Questa organizzazione comprende Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar, e può essere paragonata a un “Consiglio europeo” per i principali attori della regione.
La presenza della presidente del Consiglio italiano è considerata significativa, poiché normalmente il summit non prevede la partecipazione di leader esterni. Fonti italiane interpretano la partecipazione di Meloni come un chiaro segnale del rinnovato ruolo dell’Italia sulla scena internazionale e della solidità delle relazioni costruite negli ultimi tre anni. Roma ha assunto un ruolo di primo piano nel contesto del “Mediterraneo allargato”, diventando un interlocutore privilegiato per i Paesi del Golfo e della Penisola Araba.
Numerosi i temi in discussione, che vanno dal Medio Oriente all’Ucraina, dalla Libia al Sudan, fino al Mar Rosso e allo Yemen. È in fase di definizione un accordo tra Italia e Segretariato del Ccg per avviare una cooperazione rafforzata, che sarà firmato durante la prossima visita a Roma del Segretario Generale del Consiglio.
Meloni ha dimostrato un costante interesse verso i Paesi del Golfo sin dall’inizio del suo mandato a Palazzo Chigi. Ha visitato il Qatar nel settembre 2023 e ha compiuto diverse visite negli Emirati Arabi Uniti, inclusi i viaggi di marzo e dicembre 2023, e gennaio 2025. Recentemente, ha effettuato visite ufficiali in Arabia Saudita e in Bahrein, quest’ultima rappresentando la prima visita di un presidente del Consiglio italiano nel Paese. A queste si aggiungono incontri con il Principe ereditario del Kuwait e colloqui telefonici con il Sultano dell’Oman.
In questo contesto di relazioni consolidate, l’Italia ha avviato partenariati strategici con Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, firmando intese sugli investimenti con Bahrein e Qatar. I Paesi del Golfo hanno, a loro volta, sottoscritto vari accordi con l’Italia, integrando il Piano Mattei per l’Africa nelle loro strategie di sviluppo e investimento. Gli Emirati Arabi Uniti sono coinvolti nel finanziamento di un fondo multidonatori del Piano, mentre le imprese italiane collaborano con quelle del Golfo per investimenti in Africa, in settori come energia, agricoltura e infrastrutture.
Tra i temi principali del summit ci sono la proposta di una ferrovia che colleghi gli Stati del Golfo, l’idea di un visto turistico unificato e nuove politiche per promuovere l’integrazione economica e la mobilità regionale.
