L’amministratore delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella, ha presentato oggi, 3 dicembre 2025, il rapporto dell’Osservatorio 4.Manager intitolato “Le filiere produttive nell’era della conoscenza aumentata”. L’evento si è svolto in un contesto in cui si discute dell’importanza delle filiere produttive nel rafforzamento dell’economia italiana.
Il ruolo delle filiere nell’economia italiana
Durante la sua esposizione, Mattarella ha sottolineato come in un’economia globale sempre più complessa e interconnessa, il rafforzamento delle filiere produttive rappresenti un passo fondamentale per l’Italia. Secondo il suo intervento, non si tratta solo di un insieme di aziende operanti nel medesimo settore, ma di veri e propri ecosistemi caratterizzati da relazioni, competenze e innovazione. Questi elementi, ha affermato, sono essenziali per aumentare il valore aggiunto, sostenere l’export e promuovere nuove competenze, accelerando così la transizione tecnologica e ambientale.
Mattarella ha evidenziato che la capacità dell’Italia di generare valore aggiunto, occupazione qualificata e una crescita sostenibile dipende dalla vitalità di questi ecosistemi. Invitalia, in questo contesto, si posiziona come un attore chiave, avendo supportato oltre 63.000 progetti d’impresa nell’ultimo anno, attivando investimenti per 17,4 miliardi di euro e concedendo quasi 6 miliardi di euro in agevolazioni.
Investimenti e politiche industriali
L’amministratore delegato ha chiarito che ciò che conta non sono solo i numeri, ma l’impatto che tali interventi hanno sull’intero sistema Paese. Ha affermato che un investimento non è solo un atto isolato, ma deve essere considerato come parte di una politica industriale più ampia. Invitalia, ha spiegato, si impegna a costruire le condizioni necessarie per lo sviluppo delle filiere, offrendo infrastrutture materiali, digitali, sociali e culturali che connettono imprese, comunità e territori.
Inoltre, il supporto di Invitalia non si limita a fornire risorse finanziarie, ma include anche competenze, capacità progettuale e relazioni, il tutto all’interno di un solido sistema di governance. Questo approccio mira a garantire che i benefici degli investimenti non si limitino ai singoli destinatari, ma si estendano all’intero tessuto economico e sociale italiano.
La presentazione di Mattarella ha quindi messo in luce un percorso strategico che punta a integrare le diverse componenti del sistema produttivo nazionale, evidenziando l’importanza di un approccio collaborativo per affrontare le sfide economiche attuali e future.