Il 3 dicembre 2025, si sono conclusi gli esami per il riconoscimento dei resti di due ostaggi israeliani, Ran Gvili e Sudthisak Rinthalak, che non appartengono ai resti recentemente consegnati da Hamas a Israele. La notizia è stata confermata dall’ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che ha informato le famiglie degli ostaggi riguardo ai risultati ottenuti dall’istituto di medicina legale Abu Kabir a Tel Aviv. Netanyahu ha anche dichiarato che gli sforzi per riportare i due ostaggi a casa non si fermeranno fino a che non sarà completata la missione, assicurando loro una degna sepoltura.
Giornalista palestinese ucciso a Gaza
Un tragico evento ha colpito la Striscia di Gaza, dove un giornalista palestinese è stato ucciso durante un attacco delle forze israeliane. Secondo le informazioni riportate dai media locali, un altro cronista è rimasto ferito in seguito a un raid aereo condotto con droni a Khan Younis, nel sud della Striscia. L’agenzia di stampa palestinese Wafa ha identificato il giornalista deceduto come Mahmoud Wadi, noto per il suo lavoro con telecamere droni. Le forze armate israeliane hanno confermato di essere in fase di indagine riguardo a questo incidente.
Conversazione tra Netanyahu e Trump
Nel contesto di questo conflitto, il premier Netanyahu ha avuto una conversazione telefonica con il presidente americano Donald Trump. Durante la chiamata, Netanyahu ha chiesto supporto per una richiesta di grazia al presidente Isaac Herzog. Trump ha manifestato fiducia nel fatto che la questione della grazia “avrebbe funzionato”, ma non ha preso impegni per ulteriori azioni. Ha invece esortato Netanyahu a essere un “partner migliore” per il processo di pace in Gaza, ponendo domande sulla sorte degli operativi di Hamas intrappolati nei tunnel, chiedendo perché venissero uccisi anziché arrendersi. Netanyahu ha risposto affermando di fare del suo meglio in una situazione complessa e difficile.
Situazione attuale a Gaza
La situazione nella Striscia di Gaza continua a essere tesa, con le forze israeliane che operano in un contesto di conflitto e instabilità. La morte di Mahmoud Wadi ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei giornalisti nella regione, mentre gli sviluppi sul fronte degli ostaggi rimangono una priorità per il governo israeliano.