Il 3 dicembre 2025, il dibattito politico in Italia si intensifica mentre la maggioranza di governo, composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega, si prepara a delineare le proprie priorità per la manovra finanziaria del 2026. Le discussioni si svolgono in un clima di attesa, in vista dell’avvio della votazione degli emendamenti che avrà luogo la prossima settimana presso la Commissione Bilancio del Senato.
Le proposte di modifica in discussione
Nella giornata di oggi, il Senato ha dichiarato inammissibili ben 21 nuove proposte di modifica, tra cui spicca la proroga dell’Opzione donna, sostenuta da Fratelli d’Italia. Non superano il vaglio neppure le proposte per ampliare i beneficiari delle detassazioni contrattuali e delle decontribuzioni per le assunzioni nel Sud, entrambe presentate dallo stesso partito. Anche il disegno di legge della Lega per introdurre una flat tax per i giovani è stato bocciato. Tuttavia, è tornata alla ribalta una riformulazione dell’emendamento della Lega riguardante la vendita della quota italiana del fondo salva Stati dell’Unione Europea, il Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes), sebbene le sue possibilità di attuazione rimangano limitate.
Le priorità della Lega
La Lega, partito guidato da Matteo Salvini, ha messo in evidenza le proprie priorità, tra cui la rottamazione delle cartelle esattoriali e le riforme pensionistiche. È stata avanzata la richiesta di ampliare la pace fiscale e di ridurre la pressione fiscale, utilizzando i proventi derivanti dalla cessione della partecipazione italiana al Mes. Tuttavia, la complessità tecnica di tale operazione è stata riconosciuta dallo stesso promotore, Claudio Borghi. Inoltre, la Lega sta spingendo per bloccare l’innalzamento dell’età pensionabile, che, secondo la Legge Fornero, aumenterà a 67 anni e un mese nel 2027 e a 67 anni e tre mesi nel 2028. I rappresentanti del Carroccio richiedono anche un incremento dei fondi destinati alla sicurezza stradale. In discussione, ma con possibilità incerta, c’è il Piano Casa, attualmente accantonato in attesa di valutazioni su eventuali coperture finanziarie.
Le richieste di Forza Italia
Forza Italia ha presentato le proprie istanze, ponendo al primo posto la richiesta di bloccare l’aumento dell’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (Irap) per tutte le imprese, non solo per le banche. Tra le altre richieste, c’è la sospensione della tassa sui dividendi e sugli affitti brevi. La trattativa in corso prevede un accordo con le banche per reperire 600 milioni di euro, evitando ulteriori rialzi fiscali, ma rimane da risolvere la questione dell’Irap per le altre aziende. Per quanto riguarda le locazioni brevi, si sta discutendo di un’aliquota al 21% per il primo immobile affittato e al 26% per il secondo e il terzo, con l’obbligo di apertura della partita IVA per il terzo immobile. Anche Forza Italia si oppone all’allargamento delle maglie della rottamazione quinquies.
Le posizioni di Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia ha presentato diverse proposte relative ai condoni edilizi, tra cui una scadenza per i Comuni per risolvere le pendenze sui condoni risalenti al 1985, al 1994 e al 2003, oltre a una proposta di riapertura della sanatoria del 2003 per la Campania. Attualmente, un emendamento sulle riserve auree della Banca d’Italia, che ha superato il primo vaglio di ammissibilità, è in attesa di un parere da parte della Banca Centrale Europea (Bce).
Il clima politico rimane teso, con le tre forze di governo che cercano di trovare un equilibrio tra le proprie esigenze e le aspettative del Paese, mentre si avvicina il momento cruciale per la manovra del 2026.
