Il consumo di succo d’arancia si rivela un alleato prezioso per la salute del cuore, contribuendo a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna e a ridurre i rischi di eventi cardiovascolari. Questo primo pasto della giornata, spesso trascurato, assume un’importanza cruciale all’interno di una strategia di prevenzione, come dimostra uno studio pubblicato nel 2025 sulla rivista Circulation. La ricerca ha messo in evidenza gli effetti positivi che il consumo regolare di succo d’arancia ha sull’attività di numerosi geni nelle cellule immunitarie.
I geni e la salute cardiovascolare
I geni analizzati nello studio hanno dimostrato di influenzare in modo significativo la pressione sanguigna, i processi infiammatori e la gestione degli zuccheri nel corpo. Questi elementi sono fondamentali per garantire una buona salute cardiaca nel lungo termine. La maggior parte dei geni coinvolti, infatti, gioca un ruolo chiave nel mantenere l’equilibrio fisiologico e nel prevenire malattie croniche.
Dettagli dello studio
La ricerca ha coinvolto un campione di adulti che hanno assunto quotidianamente 500 ml di succo d’arancia pastorizzato puro per un periodo di due mesi. Al termine di questo periodo, le analisi hanno rivelato una diminuzione dell’attività di diversi geni associati all’infiammazione e all’innalzamento della pressione sanguigna. In particolare, i geni come NAMPT, IL6, IL1B e NLRP3, che si attivano in situazioni di stress, hanno mostrato una significativa riduzione della loro attività . Un altro gene, il SGK1, che regola la capacità dei reni di trattenere sodio, ha anch’esso manifestato una diminuzione della sua attivazione.
Fino ad ora, gran parte della ricerca si era concentrata sul legame tra il succo d’arancia e i livelli di glicemia. Tuttavia, questo studio ha messo in luce come l’assunzione della bevanda possa influenzare meccanismi corporei che riducono l’infiammazione e favoriscono il rilassamento dei vasi sanguigni. I composti naturali presenti nelle arance, in particolare l’esperidina, un flavonoide agrumato, si sono dimostrati efficaci nel modulare processi legati all’ipertensione e al bilancio del colesterolo.
Altri risultati e impatti
Una revisione sistematica di 15 studi, che ha coinvolto 639 partecipanti, ha confermato che il consumo regolare di succo d’arancia è associato a una riduzione della resistenza all’insulina, una condizione che può portare al prediabete, e a livelli di colesterolo nel sangue, un noto fattore di rischio per malattie cardiache. Nei soggetti in sovrappeso o obesi, è stata osservata una riduzione della pressione arteriosa sistolica e un aumento delle lipoproteine ad alta densità (HDL), il colesterolo “buono”. Anche se le variazioni sono state modeste, questi miglioramenti, se mantenuti nel tempo, possono contribuire a una salute cardiovascolare significativamente migliore.
In aggiunta, il succo d’arancia sembra influenzare anche i processi energetici, la comunicazione cellulare e l’infiammazione. L’impatto della bevanda si estende fino al microbioma intestinale, la cui importanza per la salute cardiaca è sempre più riconosciuta. Bere succo d’arancia rossa ha mostrato di aumentare il numero di batteri intestinali che producono acidi grassi a catena corta, i quali sono fondamentali per mantenere una pressione sanguigna sana e per ridurre l’infiammazione. I partecipanti allo studio hanno anche riportato un miglior controllo della glicemia e livelli ridotti di marcatori infiammatori al termine della ricerca.
