Il 3 dicembre 2025, il Ministero della Cultura ha ufficialmente nominato la giuria che avrà il compito di selezionare la Capitale italiana della Cultura 2028. Il decreto, firmato dal ministro Alessandro Giuli, è stato reso pubblico dopo un accordo raggiunto in Conferenza Unificata. Questa iniziativa mira a valorizzare e promuovere la cultura nelle città italiane, un aspetto fondamentale per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio culturale del Paese.
Composizione della giuria
La giuria, incaricata di valutare le candidature, sarà presieduta da Davide Maria Desario, attuale direttore dell’Adnkronos. Insieme a lui, il panel è composto da figure di spicco nel panorama culturale italiano, tra cui Stefano Baia Curioni, Vincenzina Diquattro, Luca Galassi, Luisa Piacentini, Davide Rossi e Vincenzo Trione. Questi esperti porteranno la loro esperienza e competenza per esaminare le proposte delle diverse città in lizza per il prestigioso titolo.
La scelta della giuria è particolarmente significativa, dato che la selezione della Capitale della Cultura non solo offre un’importante visibilità alle città vincitrici, ma stimola anche investimenti e iniziative culturali che possono avere un impatto duraturo sullo sviluppo locale. Le città candidate dovranno presentare progetti innovativi e sostenibili che dimostrino la loro capacità di promuovere la cultura e il turismo.
Il ruolo della Capitale della Cultura
Essere designata Capitale italiana della Cultura comporta una serie di opportunità e responsabilità . Le città vincitrici possono beneficiare di un aumento del flusso turistico, di investimenti in infrastrutture e di una maggiore attenzione mediatica. Questo titolo, infatti, rappresenta un riconoscimento non solo per il patrimonio artistico e culturale, ma anche per le iniziative che promuovono la partecipazione della comunità e l’inclusione sociale.
Le esperienze passate hanno dimostrato come le città che hanno ricoperto questo ruolo abbiano visto un incremento significativo delle attività culturali e un miglioramento della qualità della vita per i loro abitanti. Le città candidate dovranno quindi presentare un programma ricco e variegato, in grado di attrarre visitatori e coinvolgere la popolazione locale.
La valutazione della giuria si concentrerà su diversi aspetti, tra cui la sostenibilità dei progetti, l’originalità delle proposte e la capacità di coinvolgere le diverse comunità . La giuria avrà il compito di esaminare le candidature e di emettere un verdetto che sarà atteso con grande interesse da parte delle città in competizione.
Il percorso verso la proclamazione della Capitale italiana della Cultura 2028 è quindi ufficialmente avviato, e le città interessate hanno tempo per preparare le loro proposte, mentre la giuria si prepara a un compito di grande responsabilità e prestigio.
