La Digos di Roma sta intensificando le indagini relative a un episodio di vandalismo avvenuto nella notte tra il 1° e il 2 dicembre 2025, che ha colpito la sinagoga Beth Michael, situata in via di Villa Pamphili, nel quartiere Monteverde vecchio della capitale. Le forze dell’ordine hanno già avviato l’analisi delle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, con l’obiettivo di identificare i due individui incappucciati che hanno compiuto l’azione.
Le scritte offensive, rinvenute sui muri della sinagoga, includono frasi come “Palestina libera” e “Monteverde antisionista e antifascista“. Questo atto di vandalismo ha suscitato una forte condanna da parte della comunità ebraica e delle autorità locali. La targa commemorativa dedicata a Stefano Gaj Taché, vittima di un attentato terroristico avvenuto il 9 ottobre 1982, è stata anch’essa annerita, segno di un attacco mirato non solo al luogo di culto, ma anche alla memoria storica.
Le indagini della Digos
La procura di Roma, guidata dal procuratore Francesco Lo Voi, ha avviato un’inchiesta per danneggiamento aggravato dall’odio razziale. Gli agenti della Digos stanno esaminando i filmati delle telecamere di sicurezza installate nella zona per raccogliere elementi utili all’identificazione dei responsabili. Questo tipo di reato, che colpisce una comunità già vulnerabile, è considerato di particolare gravità e viene trattato con la massima attenzione dalle autorità.
Il lavoro della Digos non si limita all’analisi delle immagini, ma include anche l’ascolto di eventuali testimoni e la raccolta di informazioni che possano condurre all’individuazione dei colpevoli. Le scritte, oltre a rappresentare un atto vandalico, rivelano un clima di intolleranza che preoccupa le istituzioni e la società civile. Le indagini sono in fase preliminare e la procura attende con interesse i risultati delle analisi.
Reazioni della comunità
L’episodio ha suscitato reazioni forti e immediate da parte della comunità ebraica di Roma e delle organizzazioni che si battono contro il razzismo e l’antisemitismo. In una nota, la comunità ebraica ha espresso la propria indignazione per l’accaduto, sottolineando l’importanza della memoria storica e della lotta contro l’odio in tutte le sue forme.
Le autorità locali hanno annunciato l’intenzione di intensificare la sorveglianza nelle aree sensibili, in risposta a questo attacco. La sinagoga Beth Michael, un luogo di culto e di incontro per molti, è ora al centro di un’attenzione particolare, non solo per il vandalismo subito, ma anche per il significato che essa rappresenta nella lotta contro l’antisemitismo.
Questo evento mette in luce la necessità di un impegno collettivo per garantire la sicurezza e la dignità di tutte le comunità, sottolineando l’importanza di educare le nuove generazioni al rispetto e alla tolleranza. La speranza è che le indagini della Digos possano portare a risultati concreti e che simili atti non si ripetano in futuro.
