La recente indagine demoscopica condotta dallโAlleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e realizzata dallโIstituto Piepoli ha svelato una realtร preoccupante riguardante le aspettative degli italiani sul futuro del Paese. Presentata il 25 marzo 2025, durante lโevento ‘Un patto sul futuro, anche nellโinteresse delle future generazioni’, tenutosi allโAuditorium del Museo dellโAra Pacis a Roma in occasione della Giornata Mondiale dei Futuri dellโUnesco, lโindagine ha rivelato che il 46% degli italiani si mostra pessimista riguardo al futuro, mentre solo il 22% crede in unโItalia migliore nei prossimi dieci anni. Questo quadro si complica ulteriormente, poichรฉ il 79% degli intervistati, in particolare i giovani, afferma di pensare al domani, ma il 63% si sente ancora ‘ancorato’ al presente.
Lโevento ha rappresentato unโimportante occasione per discutere i risultati del progetto ‘Ecosistema Futuro’, lanciato un anno fa dallโASviS con lโobiettivo di mettere il concetto di futuro al centro del dibattito culturale, politico, economico e sociale del Paese. La partnership coinvolge oltre 40 organizzazioni attive nei settori dellโistruzione, della cultura, dellโeconomia e dellโinnovazione, tra cui Entopan, Intesa Sanpaolo, Iren, Randstad Research e Toyota Material Handling.
Enrico Giovannini, direttore scientifico dellโASviS, ha sottolineato come, nonostante la domanda di futuro da parte degli italiani, molti ritengano che le istituzioni non stiano affrontando seriamente la questione, con solo il 25% degli intervistati che pensa che i governi agiscano nell’interesse delle generazioni future. Inoltre, il 65% degli italiani ritiene che il tema del futuro non venga discusso a sufficienza nel Paese. Lโiniziativa ‘Ecosistema Futuro’ mira a cambiare questa percezione, promuovendo lโeducazione al futuro nelle scuole e nei musei, e spingendo per riforme politiche come la Valutazione dโImpatto Generazionale delle nuove leggi.
Il barometro del futuro
Il ‘Barometro del Futuro’, presentato da Livio Gigliuto, presidente dellโIstituto Piepoli, ha messo in evidenza un netto divario tra la percezione personale e quella collettiva. Il 37% degli italiani si mostra ottimista riguardo al proprio futuro, ma il 34% percepisce una mancanza di visione per il futuro del Paese. Solo il 4% dei rispondenti considera la politica orientata al futuro, mentre la scuola รจ vista in questo modo dal 7% degli intervistati. Le differenze regionali sono evidenti, con un pessimismo piรน accentuato nel Centro e nelle Isole, rispetto al Nord Ovest.
Le preoccupazioni principali degli italiani riguardano lโaumento del costo della vita e delle disuguaglianze (44%), i rischi legati allโintelligenza artificiale (36%), le minacce globali per la sicurezza e la pace (32%) e la crisi climatica (30%). La fiducia degli italiani รจ maggiormente rivolta verso la scienza (80%), mentre istituzioni, media tradizionali e social media mostrano livelli di fiducia molto piรน bassi, rispettivamente del 29%, 24% e 21%. Inoltre, il Barometro mette in luce una forte domanda di giustizia intergenerazionale, con sette italiani su dieci che richiedono una Legge sul Clima e quasi due terzi che sostengono lโidea di unโimposta sulle grandi ricchezze per finanziare i giovani.
Le linee di azione di ecosistema futuro
Durante lโincontro, organizzato in collaborazione con Icom Italia, Officine Italia, Save the Children e la Fondazione Italiana per gli Studi sul Futuro, sono state delineate le principali linee di azione del progetto ‘Ecosistema Futuro’. Il Barometro del Futuro ha evidenziato una chiara richiesta: il 75% degli italiani considera urgente lโintroduzione di unโeducazione al futuro nel sistema scolastico. La prima linea di azione prevede lโimplementazione della Futures Literacy, proposta dallโUnesco, nelle scuole e nei percorsi universitari, in linea con il Future Paper presentato durante lโevento. La seconda linea si concentra sulle politiche pubbliche, con lโapplicazione della nuova normativa che richiede la Valutazione dโImpatto Generazionale (VIG) delle nuove leggi, per orientare le decisioni verso una prospettiva di lungo termine. Infine, la terza linea riguarda la partecipazione civica, con lโavvio della preparazione per la prima Assemblea Nazionale sul Futuro, prevista per il 2027.
Durante lโevento รจ stata annunciata anche la creazione del ‘Network dei Musei dei Futuri’, unโiniziativa che coinvolge oltre 40 istituzioni culturali, giร attive nella realizzazione di attivitร dedicate ai futuri possibili, e che mira a trasformare musei e istituzioni culturali in spazi di immaginazione civica e alfabetizzazione ai futuri. Lโobiettivo รจ la creazione di un ‘Museo dei Futuri’ italiano, sia fisico che digitale, ispirato a esperienze internazionali.
Luca Miggiano, responsabile del progetto Ecosistema Futuro, ha evidenziato lโimportanza di attuare il ‘Patto sul Futuro’ in Italia, sottolineando la necessitร di un cambiamento nel modo in cui il sistema Paese prende decisioni. Per raggiungere questo traguardo, รจ fondamentale avviare un dialogo sullโItalia che desideriamo costruire per il futuro, migliorare i processi politici e promuovere una cultura orientata al futuro, in grado di affrontare le sfide del presente. Ecosistema Futuro si propone di contribuire a creare un Paese piรน attento alle esigenze delle giovani generazioni, che attualmente si trovano a fronteggiare debito climatico, precarietร e incertezze economiche.
