Roma, sequestrato patrimonio di 3 milioni a usuraio legato a boss mafiosi

Franco Fogli

Dicembre 1, 2025

Un uomo di 83 anni, residente a Roma, è sotto accusa per attività usurarie e riciclaggio di capitali illeciti che risalgono agli anni ’70. Il soggetto, ritenuto legato a diverse organizzazioni mafiose, è stato al centro di un’operazione condotta dalla Divisione Anticrimine della questura di Roma.

Operazione di confisca e legami mafiosi

Il 1° dicembre 2025, il Tribunale di Roma ha emesso un provvedimento di confisca riguardante beni immobili e disponibilità finanziarie per un valore superiore ai 3 milioni di euro. L’operazione ha avuto luogo dopo una sentenza della Cassazione e ha portato alla scoperta di un sistema di usura che coinvolgeva non solo la Banda della Magliana, ma anche altre organizzazioni criminali come la ‘ndrangheta, la camorra e Cosa Nostra. L’uomo, nel corso degli anni, ha gestito attività illecite per conto di queste associazioni, contribuendo a un giro d’affari notevole e alimentando la criminalità organizzata.

Indagini dell’operazione ‘Ragnatela’

La confisca dei beni è il risultato di un’indagine avviata nel 2021, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Ragnatela’. Gli investigatori della Divisione Anticrimine hanno ricostruito la carriera criminale dell’83enne, analizzando la sua posizione economico-patrimoniale e quella di un complice calabrese, attivo nella zona dei Castelli Romani. Quest’ultimo era collegato a contesti di criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, operante nel mandamento tirrenico e legato alla cosca Piromalli di Gioia Tauro.

Le indagini hanno rivelato un ampio sistema di usura che ha permesso a queste organizzazioni di prosperare, sfruttando le vulnerabilità economiche di molte persone. L’operazione ‘Ragnatela’ ha avuto un impatto significativo nel contrastare le attività illecite, evidenziando l’importanza della sinergia tra le forze dell’ordine e la magistratura nella lotta contro la criminalità organizzata.

L’83enne, ora sotto il mirino delle autorità, rappresenta un esempio di come le reti di usura e riciclaggio possano estendersi nel tempo, coinvolgendo più generazioni e diverse forme di criminalità. Gli sviluppi futuri delle indagini potrebbero portare a ulteriori arresti e confische, contribuendo a smantellare le operazioni mafiose che da decenni affliggono il territorio italiano.

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