Ucraina, dimissioni di Yermak: il braccio destro di Zelensky lascia per la corruzione

Franco Fogli

Novembre 29, 2025

Perquisizioni hanno avuto luogo presso l’abitazione di Andriy Yermak, capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il 29 novembre 2025. Questo evento segna un ulteriore sviluppo nell’inchiesta riguardante la corruzione che coinvolge i vertici dell’Ucraina. Yermak, che ha ricoperto un ruolo cruciale nei colloqui con gli Stati Uniti per cercare una soluzione diplomatica alla guerra con la Russia, ha rassegnato le dimissioni a seguito delle operazioni condotte dalle autorità anticorruzione.

Il messaggio di Zelensky

Nel suo messaggio televisivo, Zelensky ha sottolineato l’importanza di mantenere l’unità nazionale. Una settimana prima delle perquisizioni, il presidente aveva guidato una delegazione ucraina a Ginevra per un incontro con il segretario di Stato americano Marco Rubio. Durante il suo intervento, ha affermato: “La Russia vuole che l’Ucraina commetta errori. Non ne faremo. Se perdiamo la nostra unità, rischiamo di perdere tutto: noi stessi, l’Ucraina, il nostro futuro.” Zelensky ha annunciato un cambiamento significativo all’interno dell’Ufficio del Presidente, con la lettera di dimissioni di Yermak che ha segnato l’inizio di un processo di ristrutturazione.

L’uragano corruzione su Kiev

Andriy Yermak ha inizialmente mantenuto il silenzio riguardo alle perquisizioni, ma ha successivamente confermato l’operazione su Telegram, dichiarando di essere disposto a “collaborare pienamente” con le autorità. Ha anche rassicurato che gli investigatori non hanno trovato ostacoli durante il raid, in quanto i suoi avvocati erano presenti per assistere le forze dell’ordine. Le perquisizioni sono avvenute in un contesto di crescente preoccupazione per la corruzione, in particolare legata alle infrastrutture energetiche del paese. Questo scandalo ha già portato alle dimissioni di due ministri, Svetlana Grinchuk e German Galushenko, e ha coinvolto anche un imprenditore vicino a Zelensky, Timur Mindich.

Le ripercussioni sui negoziati

Le perquisizioni a casa di Yermak potrebbero avere ripercussioni significative sui rapporti diplomatici tra l’Ucraina e gli Stati Uniti. Secondo quanto riportato dalla testata Axios, Yermak avrebbe dovuto recarsi a Miami per incontrare Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump, e Jared Kushner, genero del presidente. Con Yermak fuori gioco, l’Ucraina perde una figura chiave nei negoziati, mentre gli Stati Uniti continuano a esercitare pressioni su Kiev per approvare il piano elaborato dall’amministrazione Trump. Zelensky si prepara a nominare un nuovo capo dello staff, che dovrà gestire i contatti con gli Stati Uniti in un momento cruciale. Nel frattempo, a Mosca, Vladimir Putin attende una delegazione americana, con Witkoff pronto a presentare il piano che dovrebbe fungere da base per ulteriori trattative.

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