Sempre più cittadini italiani stanno ricevendo chiamate e messaggi provenienti dall’estero, un fenomeno che ha sollevato un forte allarme per le truffe telefoniche. Il 29 novembre 2025, l’attenzione si è concentrata su un nuovo metodo di inganno conosciuto come ‘spoofing’, che si sta diffondendo rapidamente nel Paese. Questo metodo consente ai truffatori di mascherare la vera origine delle chiamate, rendendo difficile per gli utenti identificare il pericolo.
La situazione è diventata particolarmente preoccupante nelle ultime settimane, con un aumento significativo delle segnalazioni di chiamate moleste da parte di call center, sia italiani che stranieri. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha già implementato un “filtro anti spoofing” per cercare di arginare il problema, ma i truffatori sembrano aver trovato nuove modalità per eludere questi sistemi di protezione.
Cos’è lo spoofing
Lo spoofing rappresenta un’evoluzione delle tecniche di truffa telefonica. Questa strategia viene utilizzata dai truffatori per ingannare le persone, fingendosi un’altra entità o presentandosi con un numero di telefono diverso. In particolare, i call center stranieri riescono a falsificare il prefisso, facendo apparire sul display del destinatario un numero italiano. Questo aumenta le probabilità che l’utente risponda, credendo di ricevere una chiamata legittima.
Le modalità di truffa variano notevolmente. Oltre alle chiamate, i truffatori possono utilizzare email con indirizzi falsi che somigliano a quelli di enti ufficiali, ingannando così anche gli utenti più attenti. Un’altra tecnica consiste nella falsificazione dell’indirizzo IP, che fa sembrare che il traffico dati provenga da un altro computer. Inoltre, i truffatori possono creare siti web che imitano perfettamente quelli di aziende reali, con l’intento di rubare informazioni sensibili o indurre gli utenti a inserire dati della propria carta di credito.
Allerta sui prefissi stranieri: quali evitare
In Italia, l’allerta è particolarmente forte riguardo le chiamate provenienti da prefissi stranieri. Queste chiamate spesso promettono opportunità di lavoro o guadagni facili, ma in realtà mirano a compromettere i dispositivi degli utenti, rubare dati personali o estorcere denaro. La maggior parte delle volte, a rispondere non sono persone reali, ma voci preregistrate, mentre i messaggi possono arrivare tramite app di messaggistica come WhatsApp o Telegram. Questi messaggi sono spesso accompagnati da link che possono contenere virus o portare i truffatori ad accedere ai dati degli utenti.
Per evitare di cadere in queste trappole, è fondamentale non rispondere e bloccare ogni numero sospetto, sia esso mobile o fisso. Prefissi come +44 (Regno Unito), +46 (Svezia) e +31 (Paesi Bassi) sono tra i più comuni associati a potenziali truffe. Inoltre, è importante non richiamare numeri da cui si è ricevuta una chiamata persa o uno squillo breve, poiché ciò potrebbe attivare costosi abbonamenti o far lievitare il costo del credito telefonico.
La crescente diffusione di queste truffe richiede una maggiore consapevolezza e precauzione da parte degli utenti, per proteggere i propri dati e il proprio denaro da tentativi di frode sempre più sofisticati.
