Il 29 novembre 2025, alle ore 16.10, la procura di Milano ha reso pubbliche alcune intercettazioni telefoniche che rivelano dettagli significativi riguardo alla strategia di acquisizione di Mediobanca da parte di Monte dei Paschi di Siena (Mps). Queste informazioni emergono da un decreto di perquisizione che coinvolge l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone e il suo entourage, tra cui Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Mps.
Dettagli dell’inchiesta
Nella conversazione intercettata, Luigi Lovaglio ha affermato che “Generali è strategica fin dall’inizio”, sottolineando l’importanza della compagnia assicurativa nel piano di acquisizione. Gli inquirenti sospettano che Lovaglio, insieme a Caltagirone, abbia concordato una manovra da 13,5 miliardi di euro per ottenere il controllo di Mediobanca, il principale azionista di Generali. Tale operazione è al centro delle indagini, che ipotizzano reati di aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza.
La conversazione mette in luce anche la reazione di Lovaglio rispetto all’Ops difensiva lanciata da Mediobanca su Banca Generali. Lovaglio ha commentato che Alberto Nagel, ex amministratore delegato di Mediobanca, “poteva fare solo sta mossa”, insinuando che l’offerta fosse prevedibile e strategica. Lovaglio ha continuato spiegando che se avesse dichiarato l’importanza di Generali fin dall’inizio, Nagel avrebbe potuto sfruttare tale informazione a suo favore.
Il ruolo di Caltagirone
Le intercettazioni rivelano un rapporto di collaborazione tra Lovaglio e Caltagirone, evidenziando un piano condiviso per conquistare Mediobanca. In un dialogo successivo a un’assemblea del 17 aprile, Caltagirone ha elogiato Lovaglio per il suo operato, definendolo “grande comandante”. Lovaglio ha risposto con modestia, attribuendo il merito a Caltagirone, definendolo “il vero ingegnere” del progetto.
Questa dinamica di collaborazione tra i due uomini d’affari è stata sottolineata dai pubblici ministeri, i quali hanno affermato che le intercettazioni dimostrano chiaramente l’esistenza di un piano strategico comune. Lovaglio, pur affermando di essere un semplice esecutore, ha riconosciuto l’ingegnosità dell’idea di Caltagirone, confermando l’intenzione di proseguire con la “fase due” del progetto.
La situazione attuale di Mps e Mediobanca continua a essere sotto la lente d’ingrandimento delle autorità , mentre l’inchiesta si sviluppa ulteriormente e nuovi dettagli emergono dalle indagini.
