Dal 31 luglio 2025, a Pokrovsk, le forze russe hanno mostrato un avanzamento di soli 0,12 chilometri al giorno. Con questo ritmo, la completa conquista della regione potrebbe non avvenire prima di agosto 2027. La situazione sul campo di battaglia continua a rivelarsi complessa e incerta, nonostante le affermazioni di Mosca.
Il cessate il fuoco proposto da Putin
Il 28 novembre 2025, Vladimir Putin ha sollevato la possibilità di un cessate il fuoco nel conflitto che oppone la Russia all’Ucraina, chiedendo che Kiev si ritiri dal Donbass. Tuttavia, la richiesta del presidente russo è accompagnata da una condizione che risulta inaccettabile per l’Ucraina: il riconoscimento di territori che le forze russe non controllano attualmente. Questa strategia sembra riflettere le difficoltà di Mosca nel conquistare interamente il Donetsk, un obiettivo che appare sempre più lontano.
La realtà sul campo di battaglia
L’Institute for the Study of War, un think tank con sede a Washington, ha analizzato la situazione attuale, sottolineando che il tasso di avanzamento delle forze russe non garantisce una vittoria imminente. Le operazioni militari si concentrano su Pokrovsk e sulla vicina Myrnohrad, ma il progresso è lento e le forze ucraine hanno adottato strategie per rallentare l’avanzata russa. Pokrovsk, un tempo snodo logistico cruciale per le operazioni ucraine, ha visto un cambiamento significativo nella gestione dei rifornimenti, costringendo Kiev a trovare vie alternative a causa dell’intensificarsi degli attacchi.
I dati sull’avanzamento russo
Le forze russe hanno fatto il loro ingresso a Pokrovsk per la prima volta nel luglio 2025. Da allora, dal 31 luglio fino al 26 novembre, hanno avanzato solo 0,12 chilometri al giorno, senza riuscire a prendere il controllo completo della città nonostante 118 giorni di operazioni. Attualmente, hanno consolidato la loro presenza nel 66% della città , un risultato considerato modesto rispetto alle risorse investite e al tempo trascorso.
In un contesto più ampio, le forze russe hanno registrato un avanzamento di 9,3 chilometri quadrati al giorno, con un incremento significativo in corrispondenza del vertice tra Putin e Donald Trump del 15 agosto. Tuttavia, tale avanzamento non è sufficiente a garantire la conquista del Donetsk prima di agosto 2027, ipotizzando che la guerra continui per quasi altri due anni.
La situazione rimane quindi delicata e in continua evoluzione, con la comunità internazionale che osserva attentamente gli sviluppi e le strategie adottate da entrambe le parti nel conflitto.
