Witkoff sotto accusa per il piano sull’Ucraina e la telefonata con Ushakov: chi lo sostiene?

Marianna Ritini

Novembre 27, 2025

I deputati statunitensi hanno avviato una richiesta di dimissioni nei confronti di Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump, mentre il Cremlino avverte che tali pressioni potrebbero compromettere il fragile processo di pace in Ucraina. La questione è emersa in seguito a rivelazioni riguardanti una telefonata tra Witkoff e Yuri Ushakov, consigliere di politica estera di Vladimir Putin, avvenuta lo scorso ottobre.

Durante un’intervista a bordo di Air Force One, Donald Trump ha difeso Witkoff, sottolineando l’importanza di saper “vendere” un piano sia all’Ucraina che alla Russia, definendo le rivelazioni come “negoziati standard”. Le dichiarazioni di Trump sono giunte dopo che Bloomberg ha pubblicato le trascrizioni della conversazione, in cui Witkoff proponeva un piano di 28 punti per risolvere la crisi ucraina.

Le affermazioni del negoziatore hanno suscitato un’ondata di critiche tra i membri repubblicani, alcuni dei quali hanno accusato Witkoff di tradimento, chiedendo le sue dimissioni.

Cremlino: le dimissioni di Witkoff minano il processo di pace

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato le richieste di dimissioni, sottolineando che queste “deragliano il fragile processo per un accordo di pace in Ucraina“. Peskov ha dichiarato che il contenuto della telefonata, riportato da Bloomberg, non presenta nulla di allarmante e ha accusato alcuni soggetti di cercare di sabotare gli sforzi per una soluzione pacifica. Ha inoltre affermato che i colloqui per porre fine al conflitto sono “serii” e che ci sono forze in gioco che tentano di ostacolarli.

Le comunicazioni tra Witkoff e il Cremlino

Le due telefonate tra Witkoff e Ushakov, avvenute il 14 ottobre e il 29 dello stesso mese, hanno sollevato interrogativi sul piano di pace per l’Ucraina. Secondo le trascrizioni, Mosca ha suggerito un piano alla Casa Bianca, e le comunicazioni potrebbero essere state effettuate tramite WhatsApp, come indicato da Ushakov in un’intervista.

Le trascrizioni, pubblicate da Bloomberg, non chiariscono la fonte degli audio, ma si sospetta che potrebbero provenire dalla CIA o dalla NSA, con la possibilità di un coinvolgimento di servizi di intelligence di paesi europei, come la Gran Bretagna, che avrebbero potuto essere infastiditi dalle posizioni di Witkoff.

Le agenzie di intelligence russe, storicamente attive nell’intercettazione di comunicazioni, sembrano improbabili come fonte di queste fughe di notizie. Tuttavia, la divisione interna tra i falchi, rappresentati da Sergei Lavrov, e i più conciliatori, come Kirill Dmitriev, potrebbe aver influenzato la situazione. Alcuni esperti ritengono che la pubblicazione delle telefonate possa aver danneggiato il piano di pace, liberando Mosca da qualsiasi responsabilità nel suo fallimento.

L’Ucraina potrebbe avere motivi per rivelare l’audio, dato il legame di Witkoff con la Russia, ma il rischio di compromettere i rapporti con gli Stati Uniti rende questa possibilità poco probabile. La teoria più accreditata è che la fuga di notizie sia avvenuta negli Stati Uniti.

Una fonte legata all’intelligence ha spiegato che esistono diversi metodi per intercettare comunicazioni, tra cui tecniche di signal intelligence e cyber attacchi. Se gli Stati Uniti fossero realmente responsabili, le agenzie coinvolte sarebbero la CIA e la NSA. La fuga di un audio di questo tipo rappresenterebbe un grave rischio per chi l’ha effettuata. La ricezione dell’audio completo da parte di Bloomberg, piuttosto che di una semplice trascrizione, suggerisce che la fonte fosse coinvolta nella raccolta di informazioni o di alto rango.

Dopo la pubblicazione, Ushakov ha preso misure per proteggere le sue comunicazioni, liberandosi del suo dispositivo. Peskov ha confermato la veridicità della maggior parte dei contenuti trapelati, affermando che chi ascolta e fa trapelare informazioni non è legato al Cremlino.

×