Il 27 novembre 2025, presso Verona, si è svolto il XXVI Congresso Nazionale della Pneumologia Italiana – XLVIII AIPO-ITS, un’importante occasione per discutere delle problematiche legate alla broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Durante l’evento, Claudio Micheletto, Presidente dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri e Direttore di Pneumologia presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, ha evidenziato la necessità di migliorare la diagnosi e la prevenzione di questa malattia.
La sfida della diagnosi precoce
Micheletto ha sottolineato che i pazienti affetti da BPCO spesso si rivolgono al pronto soccorso a causa di riacutizzazioni e peggioramenti della loro condizione. La sottodiagnosi rappresenta una delle sfide principali, in particolare tra coloro che, superati i 40 anni, iniziano a manifestare i primi sintomi. Il fumatore, abituato a convivere con tosse e secrezioni, tende a ignorare i segnali del proprio corpo, allontanandosi dagli accertamenti medici. Micheletto ha avvertito che chi continua a fumare senza una diagnosi corretta rischia di sviluppare forme gravi della malattia.
Iniziative di sensibilizzazione e prevenzione
Durante il congresso, Micheletto ha anche parlato delle iniziative di sensibilizzazione promosse in concomitanza con l’evento. Tra queste, la campagna “Esci dal tunnel. Non bruciarti il futuro”, realizzata da Walce, ha avuto lo scopo di informare sui rischi legati al fumo e sul tumore al polmone. La campagna ha incluso la donazione di 180 alberi per creare un nuovo parco a Verona, un gesto simbolico volto a migliorare l’ambiente e la salute pubblica. Inoltre, è stata installata un’installazione a forma di sigaretta in piazza Bra, dove i cittadini hanno potuto effettuare spirometrie e ricevere informazioni sulla BPCO.
Importanza della prevenzione e del trattamento
Micheletto ha approfondito la natura della BPCO, descrivendola come una malattia infiammatoria cronica che colpisce bronchi e polmoni, causando tosse produttiva e dispnea progressiva. Attualmente, si stima che la BPCO interessi circa il 6-8% della popolazione, ma molti casi rimangono non diagnosticati, poiché i fumatori tendono a minimizzare i sintomi. La Giornata Mondiale della BPCO, celebrata il 19 novembre, è un’importante occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sui fattori di rischio e sull’importanza di smettere di fumare. Micheletto ha sottolineato che oltre il 20% della popolazione italiana continua a fumare, creando un futuro a rischio di bronchiti croniche per molti giovani.
Strategie per una migliore gestione della BPCO
Il pneumologo ha infine evidenziato l’importanza di un trattamento farmacologico regolare e della prevenzione, specialmente per chi soffre di BPCO. Ogni episodio di bronchite rappresenta un passo indietro nella salute del paziente, rendendo fondamentale un intervento tempestivo. Micheletto ha ribadito che impostare una terapia efficace nelle fasi iniziali della malattia può portare a risultati significativi, migliorando la qualità di vita dei pazienti e riducendo il rischio di complicanze.
