La Federazione Internazionale di Judo (IJF) ha preso una decisione storica, diventando la prima federazione sportiva a revocare il bando che colpiva gli atleti russi a seguito dell’invasione dell’Ucraina. Questo annuncio è avvenuto il 27 novembre 2025, in un contesto di crescente pressione geopolitica che ha influenzato le dinamiche sportivi a livello mondiale.
Riammissione degli atleti russi
A partire dal Grand Slam di Abu Dhabi, in programma a dicembre 2025, i judoka russi potranno competere di nuovo a pieno titolo. L’IJF ha sottolineato che, nonostante le tensioni politiche, il judo deve rimanere un campo neutrale. La federazione ha rimarcato l’importanza di trattare tutti gli atleti in modo equo, senza discriminazioni, in linea con i principi della Carta Olimpica. La Russia, storicamente, ha rivestito un ruolo di primo piano nel judo mondiale e il suo ritorno è visto come un arricchimento per il panorama delle competizioni.
Nel 2022, la stessa IJF aveva revocato a Vladimir Putin il titolo di presidente onorario, un gesto simbolico che evidenziava la posizione della federazione contro le azioni del governo russo. Tuttavia, con l’odierna decisione, l’IJF ha optato per una ripresa della rappresentanza russa, affermando che gli atleti non devono essere penalizzati per le scelte politiche dei loro governi.
Valori e principi dello sport
L’IJF ha ribadito il suo impegno verso i valori di pace, unità e amicizia, affermando che lo sport deve rimanere indipendente dalle influenze politiche. La federazione ha dichiarato che il judo non deve diventare un campo di battaglia per le agende geopolitiche, ma piuttosto un mezzo per unire le persone e le nazioni, anche in tempi di conflitto.
Il comitato esecutivo dell’IJF ha votato all’unanimità per permettere agli atleti russi di gareggiare nuovamente sotto la propria bandiera, con l’inno nazionale e le insegne, a partire dal Grand Slam di Abu Dhabi. Questa decisione segna un passo significativo verso una governance sportiva globale, basata su valori di equità e trasparenza.
L’IJF ha concluso il suo comunicato sottolineando l’importanza di proteggere gli atleti e garantire che lo sport rimanga un terreno di competizione leale e inclusivo. Con la riammissione degli atleti russi, la federazione spera di promuovere un ambiente di rispetto e solidarietà all’interno della comunità del judo.
