Amoroso (Sanofi): “L’Intelligenza Artificiale potenzia le capacità in azienda”

Franco Fogli

Novembre 27, 2025

Sanofi, un’importante azienda biofarmaceutica, ha delineato la propria strategia di innovazione e trasformazione puntando sull’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) in tutti i suoi processi. Mariangela Amoroso, direttore medico di Sanofi Italia, ha condiviso questi dettagli durante il convegno organizzato da Adnkronos sull’IA, evidenziando come questa tecnologia sia diventata un alleato fondamentale nelle decisioni quotidiane dell’azienda. La presenza dell’IA si estende a vari livelli organizzativi, supportando le diverse funzioni aziendali e migliorando l’efficienza operativa.

Innovazione e formazione nel settore farmaceutico

Nel 2024, Sanofi ha siglato un Patto digitale in Italia, come sottolineato da Amoroso. L’azienda ha investito nella formazione e nello sviluppo delle competenze del proprio personale, assicurando una governance responsabile nell’utilizzo dell’IA. Grazie alla collaborazione con l’Osservatorio digitale del Politecnico di Milano, Sanofi ha avviato un programma di formazione continua per i dipendenti, sia nella sede di Milano che nei vari siti produttivi.

L’implementazione dell’IA ha portato alla creazione di smart factory, che mirano ad aumentare la produzione mantenendo elevati standard di qualità. In un settore delicato come quello farmaceutico, dove la salute delle persone è in gioco, è cruciale garantire l’uso di tecnologie all’avanguardia. L’IA consente di monitorare e ottimizzare i processi produttivi, contribuendo a una gestione più efficace e sicura.

Il potenziale dell’intelligenza artificiale nella ricerca

Amoroso ha messo in evidenza il potenziale di sviluppo dell’IA nel settore farmaceutico, rivelando che nell’ultimo anno Sanofi ha identificato 90 molecole target grazie a questa tecnologia. Alcune di queste molecole sono state completamente originate dall’IA, evidenziando il suo ruolo cruciale nella ricerca e nello sviluppo di nuove terapie.

Inoltre, i progressi nella sperimentazione clinica sono significativi. Tradizionalmente, il processo per portare una nuova molecola sul mercato richiedeva circa dieci anni; tuttavia, grazie all’uso di tecnologie avanzate, questo tempo è stato ridotto a otto anni. Un’innovazione interessante è rappresentata dai pazienti digitali, ovvero i gemelli digitali, che permettono di simulare gli effetti di una nuova molecola su un paziente. Questa strategia non solo accelera il processo di sviluppo, ma offre anche nuove opportunità per testare e validare le terapie prima della loro introduzione sul mercato.

In questo contesto, l’IA si conferma non solo come uno strumento di supporto, ma come un elemento chiave nella trasformazione del settore farmaceutico, contribuendo a migliorare la qualità delle cure e a ottimizzare i processi di ricerca e produzione.

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