L’Intelligenza Artificiale (IA) si sta rivelando un alleato prezioso nella vita quotidiana, ma porta con sé anche sfide significative, tra cui la crescente preoccupazione per la disinformazione. Secondo un’indagine condotta dall’Istituto Reuters, il 60% degli utenti è ansioso riguardo alla difficoltà di distinguere contenuti autentici da quelli generati artificialmente. Durante il convegno “Intelligenza umana, supporto artificiale”, tenutosi il 15 maggio 2025 al Palazzo dell’Informazione, Hitomi Hamaba, responsabile del Product & Marketing di Sony, ha illustrato gli sforzi della compagnia per affrontare questa problematica.
La lotta contro la disinformazione
Hitomi Hamaba ha evidenziato come la disinformazione rappresenti una vera e propria sfida per la società moderna. Con l’aumento della diffusione di contenuti sui social media, gli utenti si trovano spesso a interrogarsi sulla veridicità di ciò che vedono. La manager ha sottolineato l’importanza di sviluppare tecnologie che possano garantire l’autenticità delle informazioni. In questo contesto, Sony sta lavorando per implementare standard di conformità che possano aiutare a tracciare e monitorare i contenuti multimediali. La tecnologia C2PA (Coalition for Content Provenance and Authenticity) è al centro di questo progetto, mirato a rendere ogni contenuto registrato tracciabile.
Innovazioni tecnologiche di Sony
Recentemente, Sony ha introdotto una nuova videocamera in grado di registrare immagini accompagnate da dati C2PA, un passo significativo verso la trasparenza e la fiducia degli utenti. Durante il suo intervento, Hamaba ha spiegato che l’obiettivo è quello di garantire che gli utenti possano avere fiducia nelle informazioni che ricevono. La manager ha espresso la speranza che sempre più organizzazioni si uniscano a questo sforzo, contribuendo così a creare un ecosistema informativo più credibile e affidabile.
La tracciabilità delle fonti è un aspetto cruciale, in quanto permette di verificare l’origine dei contenuti, aumentando la loro credibilità, specialmente quando provengono da fonti ritenute affidabili. La manager ha concluso il suo intervento enfatizzando l’importanza di collaborare per combattere la disinformazione e promuovere un’informazione di qualità, fondamentale per il benessere della società.