Al Forum Risk Management, che si tiene ad Arezzo fino al 27 novembre 2025, il tema delle disparità nel sistema sanitario italiano è stato al centro del dibattito. Federico Spandonaro, professore presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e presidente del comitato scientifico di Crea Sanità, ha espresso preoccupazioni riguardo alla situazione attuale, sottolineando che, nonostante gli sforzi, le disparità non sono diminuite nel corso degli ultimi quarant’anni.
Le parole di Federico Spandonaro
Durante il suo intervento, Spandonaro ha dichiarato: “Forse siamo stati un po’ ottimisti a scrivere che la riforma ‘è in cammino’. Mi pare che ci siano sostanzialmente in campo due partiti, se possiamo definirli così: uno convinto che con una manutenzione ordinaria del sistema si possa andare avanti a lungo e qualcun altro, fra cui il sottoscritto, convinto che siamo arrivati al punto che sia necessario ripensare più complessivamente il sistema“. Queste affermazioni evidenziano la necessità di una valutazione approfondita delle politiche sanitarie attuali, considerando che il sistema pubblico deve essere riorganizzato per affrontare le sfide contemporanee.
Spandonaro ha continuato a sottolineare l’importanza dell’equità nel sistema sanitario, affermando che “la natura pubblica del sistema, alla fine, si possa sempre ricondurre all’elemento chiave dell’equità e, quindi, della riduzione delle disparità“. Secondo i dati analizzati, le disparità geografiche e socio-economiche sono rimaste sostanzialmente inalterate, nonostante gli sforzi per mitigare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione.
Il ruolo del Pnrr e le prospettive future
Spandonaro ha anche discusso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), definendolo “un evento unico e irripetibile, che speriamo sia un investimento che porterà a casa dei risultati e un rendimento“. Tuttavia, ha messo in evidenza come la vera sfida risieda nella crescita sostenibile del sistema sanitario nel medio-lungo periodo. Le stime indicano un incremento della spesa nei sistemi sanitari di circa 1,5 punti percentuali, mentre nei settori più innovativi come farmaci e dispositivi, la crescita potrebbe raggiungere il 7-8%. Questo divario evidenzia le difficoltà di sostenibilità che il sistema sanitario italiano deve affrontare.
In un contesto in cui le risorse sono limitate, Spandonaro ha suggerito che il sistema debba interrogarsi su quali siano le priorità e come riorganizzare i servizi, anche attraverso una maggiore collaborazione con il settore privato. Le sue dichiarazioni pongono in luce l’urgenza di un ripensamento delle strategie sanitarie, per garantire un accesso equo e sostenibile ai servizi per tutti i cittadini.
La discussione al Forum Risk Management si preannuncia cruciale per il futuro del sistema sanitario italiano, con esperti e decisori politici chiamati a confrontarsi su temi di grande rilevanza per la salute pubblica.