L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento cautelare nei confronti di Meta, il gigante tecnologico che controlla WhatsApp, per presunto abuso di posizione dominante nel settore dei servizi di intelligenza artificiale. Questa iniziativa, annunciata il 26 novembre 2025, si concentra sulle nuove condizioni contrattuali relative a WhatsApp Business Solution, introdotte il 15 ottobre 2025, e sulle nuove funzionalità di Meta AI integrate nella piattaforma.
Procedimento cautelare contro Meta
L’Autorità ha evidenziato che le modifiche apportate alle condizioni contrattuali di WhatsApp potrebbero avere un impatto negativo sul mercato dei servizi di AI Chatbot. In particolare, le nuove regole potrebbero limitare la produzione e le opportunità di sviluppo tecnico per le imprese concorrenti a Meta AI. Questo scenario potrebbe tradursi in una riduzione della varietà di servizi disponibili per i consumatori e in un possibile aumento dei costi.
L’Autorità ha avviato un procedimento istruttorio che coinvolge non solo Meta, ma anche le sue filiali, tra cui Meta Platforms Ireland, WhatsApp Ireland e Facebook Italy. La nota ufficiale dell’Autorità sottolinea che le condizioni contrattuali escludono, a partire dal 15 ottobre 2025, le aziende concorrenti nel settore dei servizi di AI Chatbot dalla piattaforma WhatsApp, creando un contesto di mercato sfavorevole per i competitori.
Implicazioni per il mercato dei servizi di AI Chatbot
Le nuove condizioni contrattuali di WhatsApp Business Solution sono state definite dall’Autorità come una potenziale violazione delle normative europee sulla concorrenza. Secondo le valutazioni preliminari, tali condizioni potrebbero compromettere gravemente la contendibilità del mercato. Questo perché i consumatori, a causa delle loro abitudini consolidate, potrebbero essere riluttanti a cambiare i loro fornitori di servizi, ostacolando così l’ingresso di nuove soluzioni concorrenti.
L’Autorità ha anche avviato un procedimento per l’adozione di misure cautelari riguardo a queste nuove condizioni. La preoccupazione principale è che le modifiche possano danneggiare i consumatori, limitando le loro scelte e potenzialmente aumentando i costi per l’accesso a servizi di AI Chatbot. L’Autorità ha sottolineato che la situazione attuale richiede una valutazione attenta e tempestiva per garantire un mercato equo e competitivo.
L’analisi dell’Autorità si concentra sull’impatto che tali pratiche commerciali possono avere non solo sulle aziende concorrenti, ma anche sui consumatori finali, che potrebbero trovarsi a fronteggiare un’offerta limitata in un settore in rapida evoluzione come quello dell’intelligenza artificiale.
