La notizia di oggi proviene da Arlington, Texas, dove la competizione di sollevamento pesi ha visto un evento controverso che ha sollevato dibattiti accesi. Il 26 novembre 2025, la statunitense Jammie Booker, che si identifica come donna transgender, è stata squalificata dagli organizzatori del concorso Strongwoman dopo aver vinto il titolo. Questo episodio ha riacceso il dibattito sull’equità nelle competizioni sportive tra atleti di sesso biologico diverso.
La vittoria di Jammie Booker
Nel corso della competizione, Jammie Booker ha dimostrato le sue abilità superando la britannica Andrea Thompson, 43 anni, in diverse prove, tra cui il sollevamento di tronchi e pietre, così come l’alzata di sacchi di sabbia. La vittoria di Booker, che ha conquistato il titolo di “donna più forte del mondo”, è stata accolta con entusiasmo, ma ha rapidamente sollevato interrogativi sulla sua partecipazione nella categoria femminile.
La squalifica e le reazioni
Dopo la competizione, gli organizzatori hanno annunciato la squalifica di Booker, rivelando che non erano a conoscenza della sua identità di genere prima dell’evento. In un comunicato, hanno dichiarato che se avessero saputo del suo status, “a questa atleta non sarebbe stato permesso di competere nella categoria Open Femminile”. La decisione ha suscitato reazioni contrastanti tra i partecipanti e il pubblico, con la seconda classificata, Andrea Thompson, che ha abbandonato il podio esprimendo il suo disappunto.
Le dichiarazioni delle atlete
Rebecca Roberts, tre volte vincitrice del titolo World’s Strongest Woman, ha espresso la sua posizione su questo tema delicato attraverso un post sui social media, affermando che le categorie femminili devono rimanere riservate a coloro che sono biologicamente donne. La sua dichiarazione ha evidenziato le tensioni esistenti nel mondo dello sport riguardo all’inclusione delle atlete transgender.
Le conseguenze per Jammie Booker
Dopo la bufera mediatica, il profilo Instagram di Jammie Booker è stato reso privato, segno della pressione e della controversia che l’hanno circondata. Nonostante le critiche, Booker ha celebrato la sua vittoria, lodando le sue avversarie e sottolineando l’onore di competere con loro. Questo episodio mette in luce le sfide e le complessità legate all’inclusione nello sport, un tema che continua a essere al centro del dibattito pubblico.
In un contesto sportivo in continua evoluzione, la situazione di Jammie Booker rappresenta un caso emblematico di come le questioni di identità di genere possano influenzare le dinamiche competitive e le percezioni nel mondo dello sport.
