Il 25 novembre 2025, il re Carlo III ha annunciato un progetto controverso che prevede la costruzione di una vasta vasca di stoccaggio per letame liquido nella tenuta di Sandringham, in Norfolk. Questa decisione ha suscitato preoccupazioni tra i residenti locali, compreso il principe William, che vive a solo un chilometro di distanza dalla prevista struttura. Il piano prevede l’immagazzinamento di oltre 9 milioni di litri di deiezioni animali, destinate a essere utilizzate come fertilizzante organico nei campi del re.
Il progetto e le sue implicazioni
Secondo i documenti presentati al King’s Lynn and West Norfolk Borough Council, la vasca di letame avrà dimensioni equivalenti a quattro piscine olimpioniche. Il re Carlo, in quanto proprietario della tenuta, ha il diritto di sviluppare il suo territorio come meglio crede, ma questa iniziativa ha sollevato molte domande tra i residenti. Un vicino ha espresso preoccupazione per l’odore che potrebbe derivare dalla struttura, affermando: “Siamo tutti abituati agli odori di fattoria qui intorno, ma questo invaso sarà enorme. Tutti temono che creerà un tanfo tremendo“.
Il progetto è visto con scetticismo, non solo dai vicini, ma anche da figure pubbliche come il consigliere della contea Stuart Dark, che ha suggerito che l’iniziativa potrebbe essere respinta o approvata con condizioni più severe. La posizione della vasca, così vicina alla residenza di William e Kate, ha reso la questione ancora più delicata, poiché la famiglia reale trascorre spesso del tempo a Sandringham, soprattutto durante le festività natalizie.
Re Carlo e il suo diritto di decisione
Re Carlo III, erede della tradizione monarchica britannica, ha sempre avuto un forte legame con la terra e l’agricoltura. La sua intenzione di utilizzare il letame come fertilizzante organico riflette un approccio sostenibile alla gestione delle risorse agricole. Tuttavia, la scelta di costruire una vasca così imponente vicino alla residenza di suo figlio William solleva interrogativi sulla sensibilità e il rispetto per gli spazi abitativi circostanti.
La tenuta di Sandringham è storicamente associata alla famiglia reale e rappresenta un simbolo di tradizione e continuità . Tuttavia, le decisioni del re devono bilanciare le esigenze agricole con il benessere dei suoi vicini e della sua famiglia. La questione del letame liquido è diventata un tema di dibattito pubblico, con molte voci che si oppongono al progetto, mettendo in evidenza la necessità di considerare gli impatti ambientali e sociali delle azioni intraprese dalla monarchia.
Reazioni della famiglia reale e della comunitÃ
La famiglia reale ha mantenuto un profilo basso riguardo a questa questione. William e Kate, che si sono recentemente trasferiti nella loro nuova residenza a Windsor, non hanno rilasciato dichiarazioni pubbliche sui piani di costruzione del padre. Tuttavia, è evidente che la loro posizione è influenzata dalla vicinanza della vasca alla loro casa e dalle implicazioni che questa avrà sulla qualità della vita nella zona.
La comunità locale, composta da residenti storici e nuovi arrivati, sta seguendo con attenzione l’evolversi della situazione. Le preoccupazioni riguardanti l’odore e l’impatto ambientale sono state espresse in vari forum pubblici e attraverso i media. La costruzione di una struttura di tale portata potrebbe non solo alterare il paesaggio, ma anche influenzare le dynamiche sociali della comunità , portando a un rinnovato interesse per le questioni legate alla sostenibilità e alla gestione delle risorse naturali.
Il futuro del progetto rimane incerto, mentre il re Carlo III continua a perseguire la sua visione per la tenuta di Sandringham, cercando di conciliare le esigenze agricole con le preoccupazioni dei suoi vicini e della sua famiglia.
