Il settore dell’eventistica si è affermato come un vero e proprio fiore all’occhiello per l’Italia, un’industria capace di attirare l’attenzione internazionale e di evocare emozioni uniche. Queste le parole di Adolfo Urso, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, che ha parlato in occasione della XXII Edizione del Bea Italia, tenutasi all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 14 ottobre 2025, a conclusione della Live Communication Week.
Il valore dell’eventistica
Urso ha sottolineato come l’eventistica faccia parte integrante dell’identità storica e culturale italiana, un retaggio che risale a millenni fa, quando già a Roma e nelle città dell’Impero si organizzavano eventi che univano sport, cultura e arte. Il ministro ha descritto l’industria degli eventi come un “palcoscenico della nostra peculiarità nazionale”, evidenziando che l’Italia detiene il primato per il numero di località e opere riconosciute dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità .
Importanza economica e culturale
Il suo intervento ha messo in luce non solo l’importanza economica di questo settore, ma anche il suo valore culturale, in grado di rappresentare e diffondere l’essenza dell’Italianità nel mondo. La capacità di organizzare eventi che catturano l’attenzione e creano legami emotivi è una competenza che distingue l’Italia a livello globale, rendendo il Paese un punto di riferimento per il turismo e l’ospitalità .
Riflessioni sul futuro
La celebrazione della XXII Edizione del Bea Italia ha rappresentato un’occasione per riflettere sul futuro dell’eventistica in Italia, un settore che continua a evolversi e a rispondere alle sfide moderne, mantenendo sempre viva la tradizione di eccellenza che lo caratterizza.
