Imprese: Grins, risorse e approcci per una transizione ecologica sostenibile

Franco Fogli

Novembre 25, 2025

Presentati i risultati di un importante progetto di ricerca volto a identificare e misurare le strategie aziendali necessarie per affrontare le sfide legate alla sostenibilità. Questo studio, che si concentra in particolare sugli aspetti ambientali e sui percorsi verso l’economia circolare, è frutto del lavoro del Gruppo di ricerca Grins, coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e dall’Università Bocconi.

Un approccio innovativo alla sostenibilità

Nel 2025, il Gruppo di ricerca Grins ha sviluppato uno strumento avanzato per valutare e ridurre l’impatto ambientale delle imprese italiane. Questo strumento si basa su oltre 250 dataset provenienti da diversi settori, tra cui allevamento, frutta, legumi e olio d’oliva, oltre a fonderie d’alluminio, carta tissue e cartongesso. L’iniziativa ha coinvolto più di 100 ricercatori in tre anni di lavoro nell’ambito del progetto Pnrr. Marco Frey, professore ordinario della Scuola Superiore Sant’Anna e coordinatore del gruppo, ha spiegato che l’approccio adottato è olistico e multidisciplinare, combinando finanza sostenibile e processi produttivi a livello aziendale. I risultati hanno portato alla creazione di database e configuratori che forniscono informazioni sulle abitudini e le scelte ecologiche dei consumatori, oltre a dati di inventario sui principali settori produttivi italiani.

Analisi degli impatti ambientali

I dataset di inventario, noti come Life Cycle Inventory (Lci), si concentrano sui principali sistemi produttivi italiani, mirando a migliorare l’efficienza nella gestione circolare delle risorse lungo l’intera catena del valore. L’analisi ha riguardato filiere strategiche come l’agroalimentare e l’industria, promuovendo modelli di simbiosi industriale e soluzioni innovative. Utilizzando la metodologia Life Cycle Assessment (Lca) e integrando sistemi GIS, i dati raccolti provengono da fonti statistiche, monitoraggi territoriali e indagini dirette, fornendo una base solida per decisioni più informate e con minori rischi. Il database, conforme agli standard dell’International Reference Life Cycle Data System (Ilcd) del Jrc, sarà disponibile sulla piattaforma Amelia di Grins.

Valutazione della resilienza delle PMI

Un altro aspetto cruciale della ricerca riguarda l’impatto ambientale delle filiere e la valutazione della sostenibilità delle piccole e medie imprese (PMI) italiane in relazione ai cambiamenti climatici. Un team composto da 30 ricercatori di cinque università italiane, tra cui Torino, Bologna e Venezia, ha esaminato il livello di percezione del rischio climatico, la preparazione organizzativa e l’accesso ai finanziamenti verdi delle PMI. L’indagine ha coinvolto 9.630 imprese non quotate in cinque regioni (Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto, Lazio e Toscana) e ha preso in considerazione il periodo 2021–2026, analizzando anche gli investimenti previsti.

Profili delle imprese e consapevolezza del rischio

I risultati dell’indagine hanno delineato quattro profili di impresa, dalle ‘attendiste’, che non hanno ancora avviato investimenti di mitigazione, alle ‘proattive’, già impegnate verso la sostenibilità. Sorprendentemente, circa il 53% delle imprese ha dichiarato che il cambiamento climatico non influisce significativamente sulle loro attività, mentre il 45% rientra nel gruppo delle aziende attendiste. Solo il 13% ha investito per ridurre il rischio fisico acuto, anche in aree colpite da eventi estremi come l’Emilia-Romagna. Gli interventi più comuni sono stati di tipo protettivo, come le polizze assicurative, piuttosto che trasformativi. Circa il 25% ha avviato investimenti per la riduzione delle emissioni, evidenziando che le aziende più proattive sono quelle con strutture organizzative orientate alla sostenibilità.

Strumenti per le imprese e supporto alle istituzioni

I risultati dell’indagine saranno resi disponibili attraverso una dashboard interattiva sulla piattaforma Amelia di Grins, attualmente in fase di finalizzazione. Questa dashboard sarà accompagnata da uno strumento di benchmarking che permetterà alle imprese di confrontarsi con i propri pari per territorio o settore. L’obiettivo di Grins è fornire una serie di servizi web-based per le PMI italiane, supportando al contempo il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica con toolkit progettati per monitorare la sostenibilità territoriale nel tempo.

Vera Palea, ordinaria di Economia Aziendale all’Università di Torino, ha sottolineato l’importanza di un nuovo configuratore per aiutare le imprese a valutare la propria capacità di adattarsi ai cambiamenti economici, ambientali e organizzativi, evidenziando che un contesto competitivo richiede strumenti adeguati e una visione condivisa per affrontare le sfide attuali.

×