Le stime pubblicate dall’Ispra il 25 novembre 2025 rivelano un leggero aumento delle emissioni di gas serra in Italia, con un incremento dello 0.3% rispetto all’anno precedente. Questo dato è emerso dall’analisi trimestrale delle emissioni atmosferiche, che ha evidenziato una crescita del Prodotto Interno Lordo (Pil) pari allo 0.5%. La relazione sottolinea che, nonostante l’aumento, si registra una diminuzione dell’intensità emissiva, ovvero le emissioni di gas serra per unità di Pil, che si riducono dello 0.5% rispetto al 2024.
Dettagli sulle emissioni di gas serra
L’aumento delle emissioni è attribuito principalmente a un maggiore utilizzo di gas naturale per la generazione di energia elettrica, che ha visto un incremento del 2.5%. Questo aumento è stato influenzato da una diminuzione della produzione idroelettrica, evidenziando una dipendenza crescente da fonti fossili. Ispra ha comunicato questi risultati nel suo report sul terzo trimestre del 2025, sottolineando la necessità di monitorare attentamente l’evoluzione delle fonti energetiche utilizzate nel Paese.
Analisi settoriale delle emissioni
Secondo il report, il settore energetico mostra un incremento delle emissioni dell’1.2%, mentre il settore dei trasporti ha visto una lieve flessione del 0.5%. Questa diminuzione è principalmente collegata a una riduzione dei consumi nel trasporto navale, sebbene l’uso di benzina stia compensando la diminuzione del gasolio per autotrazione. Anche il settore del riscaldamento prevede un aumento moderato delle emissioni, stimato al +0.9%, a causa del maggiore utilizzo di gas naturale. L’industria, a sua volta, registra un incremento delle emissioni dello 0.3% rispetto all’anno precedente.
Domanda di energia e fonti rinnovabili
Nel 2025, la domanda di energia elettrica si attesta a 233,264 GWh, mostrando una diminuzione dell’1.2% rispetto allo stesso periodo del 2024. La produzione elettrica è stata soddisfatta per il 42.7% da fonti energetiche rinnovabili, mentre il 42.2% è derivato da fonti non rinnovabili e il restante 15.1% proviene da importazioni. Questi dati evidenziano un’importante transizione verso fonti più sostenibili, anche se la dipendenza da combustibili fossili rimane significativa.
Emissioni da agricoltura e gestione dei rifiuti
Infine, per quanto riguarda le emissioni generate dall’agricoltura e dalla gestione dei rifiuti, non si prevedono variazioni significative rispetto al 2024. Questo aspetto è cruciale per comprendere l’impatto complessivo delle politiche ambientali e delle pratiche sostenibili in atto nel Paese. La stabilità delle emissioni in questi settori potrebbe suggerire una necessità di interventi mirati per ridurre l’impatto ambientale complessivo.
