‘Ciò che l’amore non è’: il Camper rosa della Polizia e i messaggi contro la violenza di genere

Marianna Ritini

Novembre 25, 2025

In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, la Questura di Roma ha organizzato un’iniziativa significativa per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema cruciale. Il 25 novembre 2025, i cittadini hanno avuto l’opportunità di partecipare attivamente a un evento che ha visto protagonisti i passanti di Piazza Pia, dove è stato allestito un camper rosa della Polizia.

Il camper rosa e l’invito alla riflessione

Durante la giornata, i visitatori sono stati invitati a scrivere su post-it colorati frasi simboliche su ciò che l’amore non è, contribuendo così a creare un’atmosfera di consapevolezza e dialogo. Questi messaggi, carichi di significato, sono stati successivamente affissi sul camper, un luogo sicuro e accogliente dove gli operatori specializzati hanno potuto ascoltare e supportare coloro che desideravano condividere le proprie esperienze o cercare consigli. L’iniziativa ha rappresentato un’opportunità per le vittime di violenza di sentirsi accolte e comprese, in un contesto di totale riservatezza.

L’evento ha attirato l’attenzione di diverse personalità, tra cui il Cardinale Baldassare Reina, che ha visitato il camper accompagnato dal Questore di Roma, Roberto Massucci. La presenza di figure istituzionali ha sottolineato l’importanza del tema trattato e il supporto delle autorità nella lotta contro la violenza di genere.

La campagna ‘…Questo non è amore’

Questa iniziativa rientra nella campagna permanente della Polizia, intitolata ‘…Questo non è amore’, che mira a sensibilizzare la popolazione sulle violenze sottili e “normalizzate” che spesso precedono episodi più gravi. La campagna si propone di aiutare le donne a riconoscere e denunciare tali comportamenti, sottolineando che il primo passo per affrontare la violenza è parlarne.

La Polizia ha lanciato un chiaro messaggio, invitando le donne a non sentirsi sole: “Parlare è il primo passo e denunciare è un atto di coraggio, non di colpa”. Questo approccio mira a promuovere un cambiamento culturale, seminando rispetto e educazione all’uguaglianza, e rifiutando ogni forma di sopraffazione, in particolare tra le nuove generazioni. La presenza del camper rosa e l’interazione con la comunità rappresentano un passo importante verso la costruzione di un ambiente più sicuro e rispettoso per tutti.

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