L’amministrazione di Donald Trump ha intrapreso una nuova iniziativa contro il Venezuela, designando il presidente Nicolas Maduro e i suoi collaboratori come membri di un’organizzazione terroristica nota come il Cartel de los Soles. Questa decisione, comunicata il 24 novembre 2025, si inserisce in una campagna più ampia condotta dagli Stati Uniti da diversi mesi, mirata a combattere il narcotraffico e a contrastare l’influenza delle reti criminali nel paese sudamericano.
La campagna contro il narcotraffico
La strategia statunitense prevede un’intensificazione delle operazioni militari, inclusi raid aerei e navali al largo delle coste venezuelane. Tali operazioni hanno già causato numerosi decessi e suscitato preoccupazioni tra gli esperti di sicurezza. Il segretario di Stato, Marco Rubio, ha recentemente affermato che il Cartel de los Soles è responsabile di atti di violenza terroristica nell’emisfero occidentale, un’affermazione che ha contribuito a giustificare l’azione militare. Tuttavia, la designazione del cartello come organizzazione terroristica ha sollevato interrogativi sulla sua effettiva esistenza e sulla sua struttura organizzativa.
Critiche alla definizione del cartel de los soles
Diversi analisti sostengono che il Cartel de los Soles non possa essere paragonato ai tradizionali cartelli della droga, come quelli messicani, in quanto manca di una gerarchia ben definita e di una struttura operativa consolidata. Il termine è stato coniato negli anni ’90 per descrivere le connessioni tra alcuni membri delle forze armate venezuelane e il narcotraffico. Con il passare del tempo, l’uso di questo termine è diventato più generico, riferendosi a funzionari governativi e poliziotti coinvolti in attività illecite.
Un esempio di questa confusione è il commento di Adam Isaacson, analista del Washington Office on Latin America, che ha dichiarato al Washington Post che “non esiste un gruppo di persone che si identificano tra loro come membri” del cartello. Inoltre, Brian Finucane, ex avvocato del dipartimento di Stato, ha sottolineato che la designazione non implica necessariamente l’esistenza di un’organizzazione terroristica nel senso tradizionale del termine.
Le implicazioni della designazione
La decisione di designare Maduro e il suo entourage come membri di un’organizzazione terroristica conferisce all’amministrazione Trump la possibilità di imporre sanzioni più severe contro beni e infrastrutture legate al regime venezuelano. Tuttavia, esperti legali avvertono che tale designazione non autorizza esplicitamente l’uso della forza letale. All’interno dell’amministrazione, ci sono opinioni divergenti: alcuni ritengono che questa mossa possa aprire la strada a operazioni militari più incisive in Venezuela.
Eventuali azioni militari, come raid terrestri, rappresenterebbero un’espansione dell’operazione avviata a settembre, che ha già visto un massiccio dispiegamento di forze navali. Trump ha dichiarato di non escludere un’azione militare diretta contro Caracas, pur lasciando aperta la possibilità di colloqui con Maduro.
La situazione in Venezuela continua a evolversi, con il governo di Maduro sotto crescente pressione internazionale e interna. La designazione del Cartel de los Soles come organizzazione terroristica rappresenta un ulteriore passo nella complessa e delicata questione della sicurezza e della stabilità nella regione.
