Oggi, 15 gennaio 2025, per Ronzani Editore esce “Un biglietto per Texel“, un romanzo di Lucia Valcepina che intreccia il ritmo del jazz con le incertezze di un’Europa in transizione. Questa opera, composta da 236 pagine e disponibile al prezzo di 16 euro, offre un’intensa esplorazione emotiva attraverso una narrazione che si sviluppa su due piani temporali: l’estate del 1999 e il presente, ventitré anni dopo. La scrittura di Valcepina si presenta come uno spartito musicale, in cui la musica diventa un’urgenza e le atmosfere si mescolano in un’esperienza sinestetica.
Il viaggio di Lisa e il mistero della sua scomparsa
Il fulcro della narrazione ruota attorno a Lisa, una chitarrista jazz dotata di un’anima inquieta e una profonda dedizione per la musica. La sua improvvisa scomparsa da Milano, accompagnata da un solo biglietto, non rappresenta una fuga, ma piuttosto un invito enigmatico rivolto al fratello Nicola e all’amica Giulia. Questo biglietto contiene una serie di lettere e indizi destinati a spingerli a riflettere sulla loro vita passata e sulla precarietà del presente. Nicola, un personaggio pragmatico, e Giulia, la voce narrante che riflette la personalità di Lisa, avviano un viaggio attraverso l’Europa Centrale. La loro rotta li porta da Füssen a Norimberga, passando per Amsterdam e Rotterdam, fino a raggiungere Texel, un’isola che ha segnato profondamente le loro esistenze.
Le riflessioni di Giulia e il peso del passato
Durante il percorso, Giulia, che nutre un affetto profondo per Lisa, cerca di ritrovare l’essenza della sua amica attraverso l’amore per la musica. La chitarra, per lei, diventa un’estensione del corpo di Lisa, evocando ricordi di gioventù e di un’utopia che si scontra con le difficoltà della vita adulta. Il viaggio è costellato da riflessioni sul trauma causato dalla pandemia di Covid-19, le perdite subite e la chiusura dei teatri, nonché dalle tensioni geopolitiche, come il conflitto in Ucraina. La frustrazione di Lisa per una “vita a bassa definizione” e il desiderio di Giulia di riscoprire “un residuo di poesia” in un mondo che sembra intorpidire l’anima emergono come temi centrali.
La musica come filo conduttore dell’opera
La musica rappresenta il collante dell’intera narrazione. Le citazioni musicali fungono da ponte tra generi diversi, spaziando dagli Iron Maiden ai Red Hot Chili Peppers, da Bruce Springsteen ai Pink Floyd, fino a Schubert e al repertorio classico. Tuttavia, il jazz rimane il cuore pulsante della storia, con riferimenti a icone come Nina Simone, Thelonious Monk e Mahalia Jackson, insieme a maestri italiani come Cerri, Cifarelli e Fasoli.
Un’analisi della condizione delle musiciste
Lucia Valcepina, attraverso il suo romanzo, affronta il tema della vita di una musicista nella contemporaneità , esplorando le sue scelte estetiche ed esistenziali in un contesto dominato da figure maschili. La protagonista, Lisa, si confronta con un mercato musicale saturo e competitivo, cercando di definire la propria identità in un periodo in cui la condizione delle musiciste è particolarmente fragile a causa delle conseguenze della pandemia. Valcepina raccoglie l’eredità di grandi chitarriste jazz, come Rosetta Tharpe e Mary Osborne, in un momento storico in cui la ricerca artistica diventa un atto di resistenza e di affermazione di sé.
Lucia Valcepina è anche autrice e performer, con una carriera che include scritti per “La Provincia” di Como, Lecco e Sondrio. Ha pubblicato saggi, reportage sull’arte contemporanea e opere narrative, come il suo primo romanzo “Il paradosso dell’ossigeno” e la biografia romanzata “Primordiale bellezza“. “Un biglietto per Texel” si inserisce in questo percorso artistico, promettendo di coinvolgere i lettori in un labirinto di emozioni e riflessioni.
