Il recente incontro di negoziazione a Ginevra ha portato a significative modifiche nel piano di pace per l’Ucraina, con i rappresentanti di Stati Uniti e Ucraina che hanno lavorato su una nuova bozza. Secondo un diplomatico ucraino intervistato dal Washington Post, alcuni punti sono stati eliminati e altri modificati, riducendo la proposta originale da 28 a 19 punti. Nonostante questo, le fonti indicano che non è stata ancora raggiunta un’intesa definitiva.
Il 24 novembre 2025, Oleksandr Bevs, consigliere di Andriy Yermak, il capo della delegazione ucraina, ha condiviso su Facebook che il piano iniziale di 28 punti “non esiste più nella forma che era stata presentata”, evidenziando che ogni osservazione da parte dell’Ucraina ha ricevuto attenzione. I colloqui si sono basati sulla proposta americana originale, piuttosto che sulla bozza europea emersa durante il fine settimana. Le stesse fonti affermano che, sebbene i suggerimenti europei siano stati considerati “utili”, gli Stati Uniti continuano a focalizzarsi sul loro documento come guida per le discussioni.
La proposta europea
La controproposta elaborata dall’Europa ha cercato di affinare i 28 punti del piano statunitense, mantenendo un approccio diplomatico per non compromettere il ruolo degli Stati Uniti nei negoziati. Tuttavia, ci sono sostanziali differenze rispetto al piano americano, in particolare riguardo alle concessioni territoriali alla Russia, che non sono contemplate nella versione europea. Inoltre, il documento europeo ha un tono meno rigido riguardo ai confini dell’azione NATO, lasciando aperta la possibilità di un’eventuale adesione di Kiev all’Alleanza. La proposta europea prevede anche un incremento del numero di soldati ucraini da 600.000 a 800.000. Per quanto riguarda le sanzioni, l’Europa ha legato la sospensione alla firma dell’accordo di pace da parte di Mosca, prevedendo risarcimenti per l’Ucraina attraverso i beni russi congelati.
La reazione del Cremlino
Il Cremlino ha bocciato la controproposta europea, definendola “poco costruttiva”. Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera, ha dichiarato che per la Russia la proposta europea non risulta efficace, mostrando invece un atteggiamento più favorevole nei confronti del piano di Trump. Ushakov ha affermato che, sebbene non tutte le indicazioni del piano statunitense siano accettabili, molte lo sono. Ha anche sottolineato che “intorno al piano di pace per l’Ucraina ci sono molte speculazioni”, ma la Russia si fida solo delle informazioni ricevute direttamente dagli Stati Uniti. Ushakov ha infine ipotizzato che gli Stati Uniti possano contattare presto la Russia per discutere di persona i dettagli del piano di pace, nonostante al momento non ci siano accordi concreti.
Le dinamiche di queste trattative continuano a evolversi, con il futuro della pace in Ucraina che rimane incerto.
