Rodolfo Lena, consigliere regionale e vice presidente della Commissione Sanità e Politiche Sociali della Regione Lazio, ha sollevato una problematica di grande rilevanza durante il convegno intitolato “Il Difensore civico come Garante del Diritto alla Salute: quali scenari possibili”, tenutosi il 24 novembre 2025 presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio a Roma. Secondo Lena, attualmente circa 700mila abitanti della regione non riescono ad accedere alle cure necessarie, a causa di vari fattori, tra cui difficoltà economiche e lunghe liste d’attesa.
Il ruolo del difensore civico
Il convegno ha offerto un’importante occasione di riflessione sul ruolo del Difensore civico nella salvaguardia del diritto alla salute dei cittadini. L’incontro, ispirato alla Legge Gelli-Bianco (n. 24/2017), ha approfondito le funzioni e le responsabilità del Garante del diritto alla salute, promuovendo un dialogo costruttivo tra istituzioni, esperti e cittadini. L’obiettivo è quello di identificare strumenti pratici che possano rendere più efficace la tutela di questo diritto fondamentale.
La figura del difensore civico
Lena ha sottolineato l’importanza della figura del Difensore civico, descrivendola come un collegamento essenziale tra le esigenze dei cittadini e il sistema sanitario regionale. “Il lavoro che svolge è fondamentale per mettere in contatto la domanda e l’offerta di servizi sanitari”, ha affermato il consigliere. La situazione attuale è critica, con un numero crescente di persone che si trovano in difficoltà nell’accesso alle cure.
La demografia della regione
Inoltre, Lena ha evidenziato un altro aspetto cruciale: la demografia della regione. “Stiamo diventando un paese di anziani e la denatalità è un problema serio”, ha dichiarato. Tuttavia, ha insistito sul fatto che i giovani non devono essere considerati solo come il futuro, ma come parte integrante del presente. È essenziale che i giovani comprendano le difficoltà che i cittadini affrontano quotidianamente per accedere a cure sanitarie e che si impegnino attivamente nel sistema sanitario.
Educazione e impegno collettivo
Lena ha concluso il suo intervento enfatizzando l’importanza di educare i giovani riguardo alle problematiche sanitarie, sottolineando che questo è un passo fondamentale per costruire un futuro più consapevole e responsabile. La discussione al convegno ha messo in luce la necessità di un impegno collettivo per garantire che ogni cittadino possa ricevere le cure di cui ha bisogno, promuovendo così una società più sana e giusta.
