Studio Humanitas e Cnr hanno lanciato un programma innovativo chiamato Train the Brain, che combina esercizio fisico, stimoli mentali e interazioni sociali per migliorare la salute cerebrale. Questa iniziativa si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso il benessere cognitivo, specialmente in un’epoca in cui l’invecchiamento della popolazione rappresenta una sfida sempre più rilevante.
Il progetto train the brain
Il programma Train the Brain è stato sviluppato dall’Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, Milano, in collaborazione con l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa e altre istituzioni. La ricerca è stata pubblicata su Brain, Behavior & Immunity – Health e si propone di contrastare il declino cognitivo, in particolare nelle persone con Mild Cognitive Impairment (MCI). Attraverso un approccio multidimensionale, il programma mira a migliorare le funzioni cognitive e a modulare le risposte infiammatorie del sistema immunitario, con risultati misurabili tramite analisi del sangue.
Declino cognitivo e infiammazione
Il declino cognitivo è un fenomeno comune legato all’invecchiamento, ma per alcune persone, in particolare quelle con MCI, i cambiamenti sono più pronunciati e rappresentano un rischio elevato di sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. La ricerca ha evidenziato che gli individui affetti da MCI presentano frequentemente livelli elevati di citochine pro-infiammatorie, che possono compromettere la funzionalità neuronale. Il programma Train the Brain si propone di affrontare questi processi attraverso attività fisica, stimolazione cognitiva e interazione sociale.
Attività e benefici del programma
Il programma si svolge presso la Palestra della Mente, all’interno dell’Area della Ricerca del Cnr di Pisa. Gli scienziati hanno progettato attività fisiche per migliorare la salute vascolare e metabolica, esercizi di stimolazione cognitiva e opportunità per interazioni sociali. I primi risultati indicano un miglioramento significativo delle funzioni cognitive, in particolare di memoria e attenzione, e modifiche strutturali nel cervello, come un aumento della perfusione ematica e una maggiore conservazione della sostanza grigia.
Meccanismi alla base dei risultati
Per comprendere i meccanismi biologici alla base dei benefici riscontrati, i ricercatori hanno condotto uno studio su 76 partecipanti con diagnosi di MCI. I risultati hanno mostrato una riduzione dei livelli di citochine associate all’infiammazione e un incremento di molecole antinfiammatorie, suggerendo che il programma non solo migliora le capacità cognitive, ma agisce anche su processi biologici centrali per la salute cerebrale.
Il messaggio chiave del programma è che uno stile di vita attivo, che include esercizio fisico regolare, stimolazione cognitiva e interazioni sociali, può avere un impatto significativo sulla salute del cervello, contribuendo a ritardare o persino invertire i segni del declino cognitivo. Non è mai troppo tardi per iniziare, poiché anche semplici abitudini quotidiane possono fare una grande differenza nella qualità della vita e nel benessere cognitivo.
