Il sonno rappresenta un aspetto cruciale per il benessere generale dell’individuo, e nel 2025, le ricerche continuano a rivelare come le posizioni assunte durante il riposo possano influenzare notevolmente la qualità del sonno stesso. Gli esperti, tra cui la dottoressa Lois Krahn della Mayo Clinic, offrono indicazioni preziose su come ottimizzare il sonno attraverso scelte consapevoli riguardo alla posizione in cui ci si corica.
La posizione ideale per il sonno
Secondo gli studi condotti dalla Mayo Clinic, la posizione più raccomandata per dormire è su un fianco. Questa postura non solo aiuta a prevenire il collasso delle vie respiratorie, ma può anche ridurre il russare, migliorando così la qualità del sonno. La dottoressa Krahn sottolinea che “dormire su un fianco, con la testa leggermente sollevata, è una scelta eccellente per il riposo”. Questo approccio è particolarmente vantaggioso per le donne in gravidanza, che dovrebbero preferire il fianco sinistro. Tale posizione favorisce la circolazione sanguigna e riduce la pressione sugli organi interni, risultando fondamentale per la salute del feto.
In aggiunta, la Sleep Foundation conferma che dormire su un fianco è la soluzione ideale, specialmente per chi soffre di fastidi al collo e alla schiena. Un suggerimento utile è quello di inserire un cuscino tra le gambe, per alleviare ulteriormente la tensione e garantire un allineamento corretto della colonna vertebrale.
Le posizioni da evitare
Al contrario, dormire sulla schiena è una delle posizioni meno consigliate. La dottoressa Krahn avverte che, sebbene possa sembrare comoda per alcuni, questa postura porta a una maggiore probabilità di ostruzione delle vie respiratorie, poiché lingua e mascella tendono a cadere verso il basso durante il sonno. Di conseguenza, molte persone che dormono in questa posizione possono russare più intensamente.
D’altro canto, dormire a pancia in giù rappresenta un’altra opzione sconsigliata. Questa posizione può esercitare uno stress eccessivo sulla colonna vertebrale e sul collo, causando tensioni e dolori. Chi sceglie di riposare in questa postura potrebbe trovarsi a lottare contro un malessere muscolare al risveglio, che può influire negativamente sulla qualità del sonno e, di conseguenza, sul benessere generale.
Conoscere le posizioni più favorevoli e quelle da evitare è fondamentale per migliorare la qualità del sonno e garantire un riposo rigenerante. La scienza continua a fornire indicazioni chiare su come ottimizzare il sonno, un aspetto essenziale per la salute e il benessere di ogni individuo.
