Vannacci: “Zelensky deve scegliere, sì a Trump e basta sacrificare i suoi”

Marianna Ritini

Novembre 22, 2025

Roberto Vannacci, figura prominente della Lega e attuale eurodeputato, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla situazione in Ucraina, evidenziando il ruolo dell’Europa e la necessità di un accordo di pace proposto dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il 22 novembre 2025, durante un’intervista con l’agenzia AdnKronos, Vannacci ha espresso la sua opinione sul futuro del conflitto, sottolineando che l’Ucraina si trova in una posizione precaria e senza alternative.

La posizione di Zelensky e le sfide della sovranità

Vannacci ha affermato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, non ha molte opzioni a disposizione, poiché la sua leadership dipende in gran parte da risorse esterne. Il politico ha dichiarato: “Zelensky ha perso ogni sovranità poiché basa la propria esistenza su risorse altrui. Non accettare questo piano di pace vorrebbe dire per lui continuare a mandare al massacro uomini e donne, perdere territori e risorse e vedere distruggere giorno dopo giorno infrastrutture e città del proprio Paese.” L’ex generale ha messo in evidenza l’importanza del supporto statunitense, avvertendo che la mancanza di assistenza militare e strategica da parte degli Stati Uniti potrebbe portare a una situazione catastrofica per Kiev.

Critiche all’Europa e alla sua inefficacia

Nel suo intervento, Vannacci ha criticato l’Unione Europea, definendola “inesistente e ininfluente”. Ha sottolineato che l’Europa non sta svolgendo un ruolo attivo nella negoziazione della pace, limitandosi a dichiarazioni e retorica senza sostanza. Il politico ha accusato Bruxelles di non avere una strategia chiara e di continuare a sostenere una guerra prolungata senza cercare soluzioni concrete. Secondo Vannacci, “questo embrione di Stati Uniti d’Europa e di Europa Nazione continua a dimostrare il suo totale fallimento”. Ha citato vari ambiti, come le relazioni internazionali, la sicurezza e l’immigrazione, per evidenziare le difficoltà che l’Europa sta affrontando.

Una riflessione sul futuro dell’Europa

Vannacci ha concluso la sua analisi con una riflessione sul futuro dell’Europa, suggerendo che sia necessario tornare a una visione di un continente composto da nazioni sovrane. Ha messo in discussione le recenti comunicazioni tra la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e Zelensky, chiedendosi perché non ci sia stato un contatto diretto con il presidente russo, Vladimir Putin. “Mi domando come mai non abbiano chiamato Putin visto che non mi sembra che Zelensky sia in grado di dettare condizioni. O forse hanno ceduto a Trump la sovranità europea?”, ha concluso Vannacci, evidenziando le complessità politiche e strategiche che caratterizzano la situazione attuale.

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