Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla gestione dell’ordine pubblico durante la manifestazione di protesta avvenuta il 21 novembre 2025. L’evento si è svolto in concomitanza con la partita di basket tra Virtus Bologna e Maccabi Tel Aviv, trasformandosi in una violenta guerriglia urbana che ha causato danni stimati in circa 100mila euro. Durante un punto stampa, Lepore ha sottolineato la necessità di una responsabilità istituzionale, affermando che il ministro degli Interni dovrebbe essere informato della situazione e dei danni provocati.
Le dichiarazioni del sindaco
Lepore ha iniziato il suo intervento scusandosi con i cittadini bolognesi, affermando che le istituzioni non hanno preso le dovute responsabilità. Ha dichiarato: “Le scene di guerriglia che si sono verificate ieri a Bologna richiedono una risposta chiara da parte delle autorità. La solidarietà va ai cittadini che non hanno potuto rientrare a casa a causa di un vero e proprio coprifuoco”. Il sindaco ha anche evidenziato che i danni non riguardano solo le strutture pubbliche, ma anche le automobili private, per le quali i dati verranno raccolti nei prossimi giorni.
Le forze dell’ordine e la gestione dell’ordine pubblico
Lepore ha espresso la sua gratitudine verso le forze dell’ordine, sottolineando il contesto difficile in cui hanno operato. Ha denunciato che un gruppo di migliaia di violenti, giunti da altre città, ha scelto Bologna come teatro di scontro. “Le violenze devono essere condannate”, ha affermato, specificando che la maggior parte dei partecipanti agli scontri proveniva da fuori città. Il sindaco ha criticato la gestione dell’ordine pubblico da parte del ministero degli Interni, sostenendo che il ministro Piantedosi ha ignorato le indicazioni del comitato locale per l’ordine pubblico.
La cronaca della manifestazione e il comunicato della Questura
Secondo il comunicato ufficiale della Questura di Bologna, circa 5mila manifestanti si sono radunati per protestare contro la partita di basket. Tra di loro, circa 100 provenivano da altre province, inclusi esponenti di centri sociali di Torino e del nord-est, nonché attivisti da Roma e Genova. Il documento ha elencato le sigle che hanno partecipato all’evento, come Potere al Popolo, Sindacato Usb, e altri gruppi locali.
Incidenti e conseguenze
La Questura ha riferito che, durante il corteo, si è verificato un incontro tra i manifestanti e un cordone di polizia, predisposto per impedire l’accesso al PalaDozza, sede della partita. Dopo alcuni minuti, il gruppo di manifestanti si è diviso: mentre una parte ha proseguito secondo l’itinerario concordato, un’altra ha iniziato a lanciare oggetti contro le forze dell’ordine, inclusi lacrimogeni e bottiglie di vetro. A seguito di questi atti, è stato necessario l’intervento della polizia con idranti e lacrimogeni.
La situazione è degenerata ulteriormente quando un gruppo di manifestanti ha incendiato cassonetti dell’immondizia e ha danneggiato diverse strutture, inclusa una banca in via Nazario Sauro. La Questura ha comunicato che 15 manifestanti sono stati identificati e che stanno proseguendo le indagini, anche tramite l’analisi di immagini registrate. Tra le forze dell’ordine, si sono registrati 15 feriti, inclusi agenti di polizia e un finanziere.
