Il cantautore Simone Cristicchi ha recentemente condiviso il suo punto di vista riguardo a una controversa vicenda che ha coinvolto tre bambini allontanati dalla loro famiglia in un bosco a Chieti. La sua dichiarazione, pubblicata sul social network X, ha suscitato un acceso dibattito online. Cristicchi ha descritto la situazione come una tragica ingiustizia, definendo il sistema che ha portato a questo allontanamento come “demoniaco”. Le sue parole hanno generato reazioni contrastanti tra gli utenti, molti dei quali hanno messo in discussione la sua posizione.
Il caso dei bambini di Chieti
Il 22 novembre 2025, il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha emesso un provvedimento che ha portato all’allontanamento di tre bambini, di età compresa tra 6 e 8 anni, dalla loro abitazione situata in una zona isolata di Palmoli, in provincia di Chieti. I minori sono stati trasferiti in una struttura protetta per un periodo di osservazione, mentre la responsabilità genitoriale è stata sospesa ai loro genitori. La decisione dei giudici è stata motivata dalle condizioni di vita inadeguate in cui i bambini erano cresciuti.
Secondo la relazione presentata, i bambini vivevano in un “rudere fatiscente”, privo di utenze essenziali come acqua e luce. La perizia, redatta dai genitori, ha confermato l’assenza di impianti elettrici e idrici, oltre alla mancanza di infissi e rifiniture adeguate. I giudici, presieduti da Cecilia Angrisan, hanno ritenuto che la situazione fosse “del tutto insufficiente” per garantire la sicurezza e il benessere dei minori. È stata evidenziata la mancanza di collaudi, certificazioni e verifiche sulle condizioni igienico-sanitarie della struttura abitativa.
Le reazioni alle dichiarazioni di Cristicchi
Le affermazioni di Cristicchi hanno attirato l’attenzione non solo per il contenuto, ma anche per il linguaggio utilizzato. Molti utenti hanno espresso il loro disappunto, ponendo domande dirette al cantante, come ad esempio: “Tu faresti vivere così i tuoi figli?”. Altri hanno sottolineato l’importanza dell’istruzione scolastica, definita non solo un diritto per i minori, ma anche un dovere da parte dello Stato. Alcuni sostenitori della sua opinione hanno criticato il tono utilizzato, suggerendo che il termine “demoniaco” fosse inappropriato per descrivere una questione così complessa.
Il dibattito ha messo in luce le diverse sfumature del caso, evidenziando le preoccupazioni relative alla sicurezza dei bambini e alla responsabilità genitoriale. La questione dell’educazione e del diritto dei minori a vivere in un ambiente sano e sicuro è stata centrale nelle discussioni che sono seguite alle dichiarazioni di Cristicchi.
La vicenda continua a suscitare interesse e preoccupazione, mentre i dettagli del caso vengono monitorati da vicino da parte delle autorità e dell’opinione pubblica.
