Ornella Vanoni, scomparsa il 12 gennaio 2025 all’età di 91 anni, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica italiana. Nata a Milano il 22 settembre 1934, la sua carriera si è snodata attraverso decenni di successi, in un percorso artistico che ha saputo mescolare con maestria teatro e musica, senza mai perdere la propria identità . La sua voce, capace di esprimere una varietà di emozioni, ha fatto di lei una figura iconica, apprezzata non solo per il suo talento, ma anche per la sua eleganza e indipendenza.
Un inizio teatrale
Ornella Vanoni non era nata cantante, ma la sua passione per il teatro l’ha portata a calcare il palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano, dove iniziò la sua carriera sotto la guida del regista Giorgio Strehler. Questa esperienza le ha conferito una forte impronta teatrale, che ha saputo trasferire nella sua musica. Le sue prime interpretazioni, tra cui le celebri “canzoni della mala”, hanno reso omaggio a un’umanità ferita, trasformando brani come “Hanno ammazzato il Mario” in veri e propri atti di teatro civile. La sua capacità di “abitare” le parole, prima ancora di intonarle, ha segnato l’inizio di un percorso artistico potente e significativo.
Collaborazioni e successi
Negli anni Sessanta, la carriera di Ornella ha preso una svolta decisiva grazie alla sua collaborazione con grandi cantautori italiani, in particolare con Gino Paoli. Il brano “Senza fine” ha segnato il suo primo grande successo internazionale, seguito da altri pezzi iconici come “La musica è finita” e “Mi sono innamorata di te”. Questi brani non solo hanno consolidato la sua fama, ma hanno anche contribuito a definire il panorama musicale italiano dell’epoca. La sua capacità di raccontare storie attraverso la musica, mantenendo sempre uno stile personale e riconoscibile, l’ha distinta dagli altri artisti.
Un’artista versatile
Accanto alla musica, il teatro ha continuato a far parte della vita di Ornella Vanoni. La sua interpretazione in “Rugantino” l’ha portata fino a Broadway, mentre la sua discografia si arricchiva di brani iconici degli anni Settanta come “L’appuntamento” e “Domani è un altro giorno”. Nel 1976, ha creato la sua etichetta discografica, Vanilla, e ha pubblicato “La voglia di sognare”. Collaborazioni con artisti come VinÃcius de Moraes e Toquinho hanno segnato la sua consacrazione nel panorama musicale brasiliano, un’influenza che ha caratterizzato il suo stile.
Riconoscimenti e legame con il pubblico
Ornella Vanoni ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo, ottenendo riconoscimenti significativi, tra cui il Premio Città di Sanremo alla carriera nel 1999. Ha venduto oltre 55 milioni di dischi, diventando una pioniera della canzone d’autore e della world music. La sua versatilità l’ha portata a collaborare con artisti di fama mondiale, spaziando dal jazz al pop. Negli ultimi anni, la sua presenza televisiva ha conquistato una nuova generazione, grazie alla sua ironia e autoironia, che hanno reso la sua figura ancora più affascinante e accessibile.
Ornella Vanoni rimarrà nella memoria collettiva non solo come una grande artista, ma anche come una donna che ha saputo affrontare la vita con autenticità , affermando la sua unicità in un mondo in continua evoluzione.
