Il piano di pace proposto dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per risolvere il conflitto in Ucraina, è stato rivelato il 15 gennaio 2025. Questo progetto, anticipato da Axios, include 28 punti significativi che prevedono una riduzione dell’esercito ucraino a 600.000 unità e garanzie di sicurezza per l’Ucraina simili a quelle dell’articolo 5 dell’Alleanza Atlantica. In aggiunta, si prevede il ritorno della Russia nel G8, un aspetto controverso che suscita già dibattiti.
Il piano è stato presentato a Volodymyr Zelensky dal segretario dell’Esercito statunitense, Dan Driscoll. Le concessioni richieste a Kiev sono considerevoli, ma il documento offre anche una promesse di sicurezza mai vista prima, un obiettivo primario per Zelensky. Questa proposta rappresenta la prima volta in cui Trump si è mostrato disposto a fornire garanzie concrete a favore dell’Ucraina.
Le garanzie di sicurezza
Il piano di pace prevede garanzie di sicurezza per l’Ucraina, modellate sull’articolo 5 della NATO, che impegnerebbero gli Stati Uniti e i partner europei a considerare un attacco contro l’Ucraina come un attacco all’intera comunità transatlantica. Secondo Axios, Washington ha anche fornito a Kiev un’altra bozza di accordo, che stabilisce che qualsiasi attacco armato significativo da parte della Russia sarà considerato una minaccia alla sicurezza della comunità transatlantica, con una risposta da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati, che potrebbe includere l’uso della forza militare.
Queste garanzie avrebbero una durata iniziale di dieci anni, con possibilità di rinnovo. La proposta, confermata da funzionari della Casa Bianca, dovrà essere discussa con i partner europei e potrebbe subire modifiche. Per l’amministrazione Trump, queste garanzie rappresenterebbero un grande successo per la sicurezza a lungo termine dell’Ucraina.
Tuttavia, la proposta richiede a Zelensky di cedere più territorio a Mosca rispetto a quanto attualmente controllato dalla Russia, oltre a reintegrare Mosca nella comunità internazionale, revocando sanzioni e concedendo amnistia per i crimini di guerra. Il piano, elaborato dall’inviato di Trump, Steve Witkoff, è stato discusso nel fine settimana con il consigliere per la sicurezza nazionale ucraino, Rustem Umerov, e presentato ufficialmente a Zelensky.
La cessione dei territori
Il piano impone a Kiev di cedere ulteriori territori a est, limitare le dimensioni delle sue forze armate e accettare di non aderire mai alla NATO. Secondo Axios, la Crimea, Luhansk e Donetsk saranno riconosciute come territori russi, anche dagli Stati Uniti. Le regioni di Kherson e Zaporizhzhia saranno congelate lungo la linea di contatto, il che significherà un riconoscimento de facto di tali territori.
Le forze ucraine dovranno ritirarsi dalle aree dell’Oblast di Donetsk attualmente controllate, che saranno designate come zone cuscinetto neutrale e smilitarizzata, riconosciute a livello internazionale come parte della Federazione Russa. Le forze russe non entreranno in queste aree smilitarizzate. La dimensione delle forze armate ucraine sarà limitata a 600.000 uomini, una riduzione significativa rispetto ai 800.000-850.000 attuali.
Il no all’ingresso nella NATO
Un altro aspetto chiave del piano prevede che Kiev accetti di inserire nella propria Costituzione il divieto di aderire alla NATO. Inoltre, la NATO dovrà includere nei propri statuti una disposizione che impedisca l’ammissione futura dell’Ucraina. La NATO, secondo il piano, non stanzierà truppe sul suolo ucraino, mentre paesi come Francia e Regno Unito stanno considerando l’invio di un numero limitato di truppe europee in Ucraina dopo la guerra.
Il piano stabilisce che la sovranità dell’Ucraina sarà confermata e che sarà concluso un accordo di non aggressione tra Russia, Ucraina ed Europa.
L’impegno tra Russia e NATO
Il progetto prevede che la Russia non invaderà i paesi vicini in cambio dell’impegno della NATO a non espandersi ulteriormente. Sarà avviato un dialogo tra Russia e NATO, mediato dagli Stati Uniti, per affrontare le questioni di sicurezza e favorire la de-escalation.
Se la Russia dovesse invadere nuovamente l’Ucraina, saranno ripristinate tutte le sanzioni globali e revocati i benefici derivanti dall’accordo. Al contrario, se l’Ucraina dovesse attaccare Mosca o San Pietroburgo senza provocazione, le garanzie di sicurezza perderebbero validità . L’Ucraina sarebbe idonea all’adesione all’Unione Europea e avrebbe accesso preferenziale al mercato europeo.
La ricostruzione
Il piano prevede un pacchetto globale di misure per la ricostruzione dell’Ucraina, che includerà la creazione di un Fondo per lo Sviluppo dell’Ucraina. Questo fondo investirà in settori in rapida crescita, come tecnologia e intelligenza artificiale.
Gli Stati Uniti collaboreranno con l’Ucraina per modernizzare e gestire l’infrastruttura del gas, oltre a riabilitare le aree colpite dalla guerra. La Banca Mondiale svilupperà un pacchetto di finanziamento speciale per accelerare questi sforzi.
Mosca nel G8
Secondo il piano, la Russia sarà reintegrata nell’economia globale, con la revoca delle sanzioni che sarà discussa e concordata caso per caso. Gli Stati Uniti stipuleranno un accordo di cooperazione economica a lungo termine con la Russia in vari settori, tra cui energia e infrastrutture. La Russia sarà anche invitata a rientrare nel G8.
I fondi congelati saranno utilizzati per investimenti nella ricostruzione dell’Ucraina, con 100 miliardi di dollari di asset russi congelati destinati a questo scopo. L’Europa contribuirà con ulteriori 100 miliardi di dollari per aumentare gli investimenti disponibili. Sarà istituito un gruppo di lavoro congiunto americano-russo per garantire il rispetto di tutte le disposizioni di questo accordo.
