Arriva a Pisa la nuova edizione della campagna contro l’esitazione all’immunizzazione, un’iniziativa fondamentale per la salute pubblica. In un contesto dove oltre 200mila persone in Toscana convivono con una diagnosi di tumore, l’importanza delle vaccinazioni diventa cruciale. Ogni anno, nella regione, vengono diagnosticati più di 25mila nuovi casi di cancro, e sei pazienti su dieci riescono a sopravvivere per almeno cinque anni dall’inizio della malattia. Questi dati sottolineano la necessità di sottoporre i pazienti oncologici a cinque vaccinazioni essenziali: anti-pneumococcica, antinfluenzale, anti-Herpes zoster, anti-HPV e quella contro il Covid-19.
Il convegno sulla vaccinazione nel paziente oncologico
Oggi, 21 novembre 2025, si svolge all’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Pisa il convegno intitolato “La vaccinazione nel paziente oncologico“. Questo evento è stato promosso dalla Fondazione Aiom, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica, che ha lanciato quest’anno una nuova edizione della campagna nazionale dedicata alla sensibilizzazione sull’importanza delle vaccinazioni. Il tour della campagna toccherà dieci regioni italiane, con incontri programmati tra oncologi, associazioni di pazienti e membri del team multidisciplinare che si occupa di oncologia. Gli obiettivi di questi incontri sono chiari: approfondire l’importanza delle vaccinazioni per i pazienti oncologici e fornire informazioni scientifiche aggiornate. La tappa odierna in Toscana è resa possibile grazie al supporto non condizionante di GlaxoSmithKline.
Il valore delle vaccinazioni per i pazienti oncologici
Carmelo Bengala, direttore della UOC Oncologia Medica 1 presso l’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Pisa, ha sottolineato l’importanza delle vaccinazioni per i pazienti oncologici, che, a causa della loro condizione e dei trattamenti ricevuti, sono particolarmente vulnerabili a infezioni. Le vaccinazioni rappresentano un mezzo efficace per proteggerli da agenti patogeni pericolosi e malattie gravi, talvolta letali. Ad esempio, il rischio di infezione da Herpes zoster aumenta del 40% nei pazienti con tumori solidi. Anche l’influenza stagionale e la polmonite pneumococcica possono portare a conseguenze severe, inclusi ricoveri ospedalieri. Bengala ha evidenziato come i vaccini siano strumenti sanitari sicuri e con benefici indiscutibili, e ha ricordato che Aiom è stata tra le prime società scientifiche a elaborare linee guida specifiche riguardanti la somministrazione dei vaccini.
Affrontare l’esitazione vaccinale
Caterina Rizzo, professore ordinario di Igiene Generale e Applicata all’Università di Pisa, ha evidenziato le esigenze particolari dei pazienti oncologici, suggerendo che la tempistica delle vaccinazioni debba essere adattata in base al tipo di terapia in corso. Anche i pazienti che non sono più in trattamento attivo devono continuare a proteggersi. Tuttavia, è emerso che talvolta i pazienti e i loro caregiver mostrano esitazione riguardo alle vaccinazioni, spesso alimentata da timori infondati sugli effetti collaterali o sul rischio di interferenze con le terapie oncologiche. Rizzo ha sottolineato l’importanza di fornire informazioni chiare e rassicuranti, poiché i benefici delle vaccinazioni superano ampiamente i rischi percepiti.
Il ruolo del personale medico-sanitario
Gianni Amunni, coordinatore scientifico di Ispro, ha concluso l’intervento sottolineando l’importanza del supporto del personale medico-sanitario nel rassicurare pazienti e caregiver. Le vaccinazioni devono essere accompagnate da interventi informativi adeguati. È auspicabile che gli ambulatori vaccinali siano attivi nelle stesse strutture sanitarie in cui i pazienti ricevono i loro trattamenti. Le vaccinazioni costituiscono uno strumento fondamentale per la prevenzione primaria di molte malattie, incluse alcune forme di cancro, e la loro integrazione nell’assistenza sanitaria per i pazienti oncologici è ormai riconosciuta come essenziale.
