Il progetto di EY Italia, in sinergia con l’Istituto Italiano di Tecnologia e l’Università La Sapienza, ha recentemente indagato le potenzialità degli ambienti virtuali nel promuovere interazioni sociali e nel superare pregiudizi. Questo studio è stato condotto all’interno del Padiglione Italia virtuale durante l’Expo 2025 di Osaka, dove circa 200 visitatori hanno avuto l’opportunità di immergersi in scenari caratterizzati da avatar rappresentanti diverse etnie.
Il digitale come laboratorio sociale
L’iniziativa di EY Italia ha messo in luce come il digitale non si limiti a essere un semplice strumento tecnologico, ma si configuri come un vero e proprio laboratorio sociale. Attraverso l’utilizzo di avatar, i partecipanti hanno potuto vivere esperienze che riflettono le dinamiche relazionali del mondo reale. I risultati dell’esperimento hanno evidenziato che la prossemica fisica si riproduce anche nel contesto virtuale, rivelando come le differenze culturali rimangano marcate anche in spazi digitali.
Un aspetto interessante emerso dalla ricerca è che le distanze interpersonali variano a seconda delle culture. Ad esempio, i visitatori giapponesi tendono a mantenere distanze più ampie rispetto a quelli italiani, un comportamento che riflette codici sociali profondamente radicati. Questo fenomeno è stato quantificato: per ogni incremento di attrattività degli avatar, la distanza percepita diminuisce di 0,27 cm, mentre l’affidabilità riduce la distanza di 0,17 cm. Questi dati suggeriscono che il virtuale rappresenta un nuovo spazio di socializzazione, capace di rinegoziare confini culturali e costruire fiducia tra le persone.
Verso un futuro inclusivo e interconnesso
Le sperimentazioni condotte da EY anticipano il ruolo cruciale che il digitale avrà nell’Expo 2030 di Riad. Qui, l’innovazione e le realtà immersive si preannunciano come strumenti per ridefinire le relazioni interculturali, promuovendo comunità più inclusive. La tecnologia, quindi, non sarà vista solo come un motore di progresso, ma anche come un ponte in grado di unire i popoli, creando opportunità di interazione e comprensione reciproca.
Il progetto rappresenta una tappa fondamentale in questo percorso. Non solo ha dimostrato come gli ambienti virtuali possano abbattere barriere culturali, ma ha anche fornito indicazioni preziose su come le interazioni digitali possano influenzare le relazioni sociali nel mondo reale. Questo approccio innovativo potrebbe trasformare il modo in cui le persone si connettono, aprendo la strada a un futuro in cui il digitale e il sociale si intrecciano in modi nuovi e significativi.
Per ulteriori dettagli sui risultati di questa ricerca, è possibile consultare il link fornito da EY Italia.
