Quattromila famiglie e settanta associazioni operano in modo capillare su tutto il territorio nazionale. Questi sono i numeri dell’Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici (Angsa), che celebra il suo quarantesimo anniversario. Fondata nel 1985, l’associazione ha festeggiato questo importante traguardo il 20 novembre 2025, in un evento tenutosi presso la Camera dei Deputati a Roma. Alla manifestazione ha partecipato anche il Ministro della Disabilità, Alessandra Locatelli, a sottolineare l’importanza del lavoro svolto in questi anni.
Un messaggio di riconoscimento
Durante la celebrazione, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio di auguri, evidenziando come Angsa abbia unito competenza e sensibilità nella difesa dei diritti delle persone con disabilità relazionale. Questo riconoscimento istituzionale sottolinea l’importanza del lavoro che l’associazione ha svolto per migliorare la vita delle persone con autismo e delle loro famiglie.
Le sfide attuali
Giovanni Marino, presidente nazionale di Angsa, ha messo in evidenza le problematiche più urgenti da affrontare. “La vita quotidiana delle famiglie con persone autistiche è spesso segnata da difficoltà legate alla burocrazia, alle disparità tra i sistemi regionali e alla mancanza di professionisti qualificati“, ha dichiarato Marino. Ha indicato due aree critiche: l’aggiornamento dei regolamenti regionali per l’accreditamento dei servizi residenziali e la necessità di una ricerca centralizzata e finanziata adeguatamente. Questi aspetti, secondo Marino, sono fondamentali per garantire un supporto efficace e inclusivo.
La condizione delle persone autistiche in Italia
All’evento ha preso parte anche Vincenzo Falabella, presidente della Federazione Italiana per i Diritti delle Persone con Disabilità e Famiglie (Fish). Durante il dibattito, Maria Luisa Scattoni, dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità, ha fornito dati significativi: in Italia ci sono circa 500.000 persone nello spettro autistico, con un’incidenza di 1 su 36 nati. La situazione è considerata un’emergenza sanitaria e sociale che richiede attenzione immediata.
Il contributo di Angsa
Carlo Hanau, uno dei soci fondatori di Angsa, ha sottolineato l’importanza della storia dell’associazione nel definire un quadro legislativo avanzato. Tuttavia, ha evidenziato che il sistema sanitario e sociale fatica a tradurre questi diritti in prassi concrete, con criticità persistenti nella gestione e nel finanziamento del Fondo Autismo.
Arianna Porzi, presidente di Angsa Torino, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una rivoluzione culturale riguardante la disabilità e l’autismo. Ha evidenziato l’importanza di passare da un approccio assistenzialistico a uno incentrato sui diritti, come sancito dalla Convenzione ONU. Questo cambiamento è essenziale per garantire a ogni persona il diritto a una vita autodiretta, piena e inclusiva, senza dover lottare costantemente per ottenere i diritti fondamentali.
