Il 20 novembre 2025, a Roma, il segretario nazionale del sindacato Uiltucs, Gennaro Strazzullo, ha definito “inaccettabile” la situazione che coinvolge i cassieri di Pam Panorama, i quali rischiano il licenziamento dopo non aver superato il controverso “test del carrello”. Questo test, che prevede che i cassieri verifichino la presenza di furti di prodotti nascosti nel carrello della spesa, è stato oggetto di accese discussioni durante un incontro tra la direzione dell’azienda e le sigle sindacali.
Il test del carrello e le sue implicazioni
Il “test del carrello”, noto anche come “test del finto cliente”, viene eseguito da ispettori aziendali con l’obiettivo di identificare eventuali furti all’interno dei supermercati. Tuttavia, i cassieri che non riescono a individuare prodotti rubati, nascosti tra la merce regolarmente pagata, rischiano il licenziamento. Questo metodo di verifica ha sollevato preoccupazioni tra i lavoratori, che ritengono sia ingiusto e poco pratico. Secondo Strazzullo, non è ragionevole aspettarsi che un cassiere si abbassi per controllare il contenuto del carrello, lasciando così la responsabilità del controllo ai clienti stessi e a un’adeguata sorveglianza. Le critiche si concentrano anche sul fatto che questo test non è mai stato concordato con i sindacati, creando un clima di tensione e insoddisfazione tra i dipendenti.
La risposta dei sindacati e la mobilitazione
Il sindacato Usb ha espresso piena solidarietà ai lavoratori di Pam Panorama, denunciando il provvedimento disciplinare come un attacco ingiustificato. Hanno sottolineato che il caso dei cassieri licenziati non è isolato, citando l’esempio di una delegata di Roma, con anni di servizio, che ha subito un licenziamento dopo una procedura ritenuta irragionevole. La Usb ha annunciato una mobilitazione per il 25 novembre 2025, con manifestazioni programmate davanti ai principali centri Pam, per sensibilizzare l’opinione pubblica e difendere i diritti dei lavoratori coinvolti.
Le tensioni tra azienda e lavoratori
La situazione attuale mette in luce la crescente tensione tra le politiche aziendali e le esigenze dei lavoratori, evidenziando la necessità di un dialogo costruttivo tra le parti per garantire un ambiente di lavoro equo e rispettoso. La questione del “test del carrello” sarà sicuramente al centro delle discussioni nelle prossime settimane, mentre i sindacati continuano a lottare contro pratiche che considerano ingiuste e dannose per i dipendenti.
