Bruno Tertrais, vicedirettore della Fondation pour la Recherche Stratégique (Frs), ha rilasciato un’intervista all’Adnkronos, in cui ha espresso le sue preoccupazioni riguardo a un potenziale attacco convenzionale piuttosto che a una minaccia nucleare russa. L’intervista è avvenuta in occasione della conferenza “Geopolitica e demografia: come cambia il potere degli Stati”, tenutasi a Roma il 10 febbraio 2025, organizzata da Luiss e dall’Ambasciata di Francia in Italia.
Il ruolo della demografia nella geopolitica
Durante la conferenza, Tertrais ha sottolineato come la demografia influenzi in modo significativo la geopolitica globale, un aspetto spesso trascurato dagli esperti di sicurezza internazionale. Ha evidenziato che la popolazione della Cina sta diminuendo più rapidamente del previsto, il che avrà ripercussioni strategiche. Al contrario, gli Stati Uniti continuano a crescere demograficamente, principalmente grazie all’immigrazione. Tuttavia, se le politiche restrittive di Trump dovessero persistere, il panorama demografico potrebbe mutare drasticamente nei prossimi dieci anni. Tertrais ha affermato che la demografia deve essere considerata parte integrante dell’equilibrio globale attuale.
Deterrenza nucleare in Europa: due scenari possibili
L’analisi di Tertrais si è concentrata sul futuro della deterrenza nucleare in Europa, in particolare sull’eventualità che la Francia debba aggiornare il proprio arsenale e la sua dottrina nucleare. Ha delineato due scenari: nel primo, gli Stati Uniti rimangono pienamente impegnati, e Francia e Regno Unito svolgono un ruolo complementare nella rassicurazione degli alleati e nella dissuasione nei confronti della Russia. Nel secondo scenario, invece, il contratto di fiducia con Washington potrebbe rompersi, sebbene al momento la garanzia nucleare americana resti in vigore. Tertrais ha sottolineato l’importanza di prepararsi a una possibile rottura e ha evidenziato che un dialogo tra i governi europei è già in atto.
Un evento significativo è stata la dichiarazione franco-britannica del luglio 2025, in cui Parigi e Londra si sono impegnate a coordinare le loro forze nucleari, un passo senza precedenti per entrambi i Paesi.
Il concetto di ombrello nucleare e la deterrenza europea
Tertrais ha commentato il concetto di “ombrello nucleare” francese, spiegando che la Francia non si identifica con tale terminologia. Ha chiarito che Francia, Regno Unito, Germania e Italia sono potenze comparabili, senza una gerarchia netta. La prossimità geografica rende la deterrenza europea più credibile rispetto a quella americana. Ha citato l’epoca di De Gaulle, quando si interrogava sulla disponibilità degli Stati Uniti a sacrificare una città come New York per proteggere Parigi, ponendo quindi la stessa domanda riguardo alla protezione di Helsinki.
Le implicazioni dell’invasione russa dell’Ucraina
Alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina, Tertrais ha affermato di non ritenere che ci sia stata una vera minaccia nucleare da parte della Russia. Ha suggerito che l’interpretazione del linguaggio del Cremlino sia stata errata da parte di molti analisti. La Russia, secondo lui, ha mantenuto una postura prudente e non è convinto che ci sia stata una reale possibilità di utilizzo di armi nucleari tattiche, nemmeno in caso di una possibile riconquista della Crimea da parte dell’Ucraina. Ha notato che la deterrenza ha funzionato su entrambi i lati, con l’Occidente che ha stabilito una linea rossa per evitare un coinvolgimento diretto nel conflitto.
Possibilità di attacco convenzionale russo
Rispondendo a una domanda sull’eventualità di un attacco convenzionale russo contro un Paese della NATO, Tertrais ha cambiato la sua posizione, ritenendo che la Russia potrebbe considerare un’azione militare aperta contro uno dei Paesi baltici o la Romania, puntando a una vittoria politica nonostante una probabile sconfitta militare. Ha avvertito che se la NATO non dovesse raggiungere un consenso sulla difesa collettiva, Mosca potrebbe considerare questo come un successo strategico.
L’espansione della capacità bellica cinese
Infine, Tertrais ha discusso l’espansione delle capacità belliche della Cina sotto la leadership di Xi Jinping. Ha osservato che la Cina ha abbandonato l’idea di mantenere un arsenale nucleare minimo e discreto, cercando ora di affermarsi come grande potenza in tutti i settori, incluso quello nucleare. Ha chiarito che, sebbene la Cina possa colpire l’Europa, per Parigi e Londra è cruciale mantenere una deterrenza europea per neutralizzare eventuali minacce.
Tertrais ha concluso parlando della necessità di riflessioni sulla crescita dell’arsenale nucleare francese e sull’impatto delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e i droni, sull’equilibrio strategico, sottolineando l’importanza di considerare ogni tecnologia in modo specifico.
