Gonorrea, allerta dell’Oms: “Resistenza agli antibiotici in aumento”

Marianna Ritini

Novembre 20, 2025

La diffusione della super gonorrea continua a preoccupare i sistemi sanitari di diversi Paesi nel mondo. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), i dati del Programma di sorveglianza Egasp indicano un crescente numero di infezioni resistenti agli antibiotici, con un’età mediana dei pazienti di 27 anni. Questo allerta globale sottolinea l’urgenza di adottare misure efficaci per contrastare la resistenza alle terapie antibiotiche.

Il monitoraggio della gonorrea farmacoresistente

Dal 2015, l’Oms ha attivato il programma Egasp, il quale raccoglie informazioni cliniche e di laboratorio da vari siti sentinella in tutto il mondo. Questa iniziativa ha come obiettivo principale quello di monitorare la resistenza agli antibiotici e di fornire linee guida per il trattamento delle infezioni sessualmente trasmissibili (Ist). Tereza Kasaeva, direttrice del Dipartimento per l’Hiv, la tubercolosi, l’epatite e le infezioni sessualmente trasmissibili dell’Oms, ha sottolineato l’importanza di questo sforzo globale per garantire la salute pubblica. L’Oms esorta tutti i Paesi a integrare la sorveglianza della gonorrea nei programmi nazionali per affrontare l’aumento delle infezioni.

La resistenza agli antibiotici in aumento

Analizzando i dati raccolti tra il 2022 e il 2024, è emerso un incremento significativo della resistenza al ceftriaxone e alla cefixima, i principali antibiotici utilizzati per il trattamento della gonorrea. I tassi di resistenza sono passati dal 0,8% al 5% per il ceftriaxone e dall’1,7% all’11% per la cefixima. La resistenza all’azitromicina si è mantenuta stabile al 4%, mentre quella alla ciprofloxacina ha raggiunto un preoccupante 95%. I Paesi più colpiti da tassi di resistenza elevati sono stati Cambogia e Vietnam.

Nel 2024, dodici Paesi hanno contribuito alla rete di sorveglianza Egasp, un numero in crescita rispetto ai soli quattro del 2022. Tra questi, Brasile, Cambogia, India, Indonesia, Malawi, Filippine, Qatar, Sudafrica, Svezia, Thailandia, Uganda e Vietnam hanno riportato un totale di 3.615 casi di gonorrea. La maggior parte dei casi sintomatici negli uomini, pari al 52%, è stata osservata nei Paesi della regione Oms del Pacifico occidentale.

Caratteristiche demografiche dei pazienti

L’analisi dei dati ha rivelato che l’età mediana dei pazienti era di 27 anni, con un intervallo che va dai 12 ai 94 anni. Tra i casi segnalati, il 20% riguardava uomini che avevano rapporti sessuali con uomini, mentre il 42% ha dichiarato di aver avuto più partner sessuali nell’ultimo mese. È interessante notare che l’8% dei pazienti ha recentemente fatto uso di antibiotici e il 19% ha viaggiato di recente.

Nel 2024, l’Oms ha intensificato la sorveglianza genomica, analizzando quasi 3.000 campioni provenienti da otto Paesi. Sono stati condotti studi su nuovi trattamenti come zoliflodacina e gepotidacina, in collaborazione con il Centro collaborativo Oms sulla resistenza antimicrobica in Svezia. Questi studi mirano a guidare le future strategie di controllo della gonorrea e a sviluppare metodi di prevenzione basati sulla doxiciclina.

Le sfide della sorveglianza globale

Nonostante i progressi compiuti, l’Oms ha evidenziato che il programma di sorveglianza deve affrontare diverse sfide, tra cui finanziamenti limitati, segnalazioni incomplete e lacune nei dati relativi alle donne e ai siti extragenitali. L’agenzia internazionale ha richiesto investimenti urgenti nei sistemi di sorveglianza nazionali per sostenere e ampliare la sorveglianza globale della resistenza antimicrobica gonococcica. La situazione richiede un’attenzione costante e l’adozione di strategie efficaci per garantire la salute della popolazione globale.

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