Ucraina, Zelensky in Turchia per riavviare i negoziati: vertice odierno senza Mosca

Franco Fogli

Novembre 19, 2025

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si trova a Istanbul il 16 novembre 2025, in cerca di una nuova spinta diplomatica per rilanciare i colloqui con la Russia, mentre la situazione bellica nel suo paese si fa sempre più critica. Aumentano i bombardamenti russi sulle infrastrutture energetiche ucraine e, proprio ieri, Kiev ha annunciato di aver utilizzato missili Atacms per colpire obiettivi in territorio russo.

In questo contesto, la Spagna ha comunicato l’invio di aiuti militari a Kiev per un valore di 615 milioni di euro, mentre gli Stati Uniti stanno preparando nuove sanzioni contro l’industria petrolifera russa. Queste notizie seguono l’accordo storico raggiunto lunedì scorso con la Francia, che prevede la fornitura di circa 100 caccia Rafale all’Ucraina.

Zelensky in Turchia con Witkoff: incontro con Erdogan

Oggi, Zelensky è a Istanbul insieme a Steve Witkoff, inviato speciale degli Stati Uniti, per tentare di “ravvivare le negoziazioni” con la Russia e riavviare gli scambi di prigionieri. Durante una conferenza stampa con il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez, il presidente ucraino ha dichiarato: “Incontrerò il presidente turco Recep Tayyip Erdogan per discutere di opportunità più ampie per garantire una pace giusta per l’Ucraina. Sarà una conversazione approfondita”.

Il Cremlino, tuttavia, ha confermato che non parteciperà ai colloqui, ma Zelensky ha sottolineato l’importanza di riaprire un canale politico. “Abbiamo elaborato soluzioni che proporremo ai nostri partner. La nostra priorità è fare tutto il possibile per avvicinare la fine della guerra”, ha comunicato su X. La Turchia, che ha già ospitato colloqui con risultati concreti sul fronte dei prigionieri, spera di riportare Washington al centro del processo negoziale.

Dopo il forfait da parte di Mosca, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che “questi contatti si svolgono senza la partecipazione russa”, aggiungendo che la Russia attende informazioni su cosa verrà discusso a Istanbul. Ha anche criticato la Francia, affermando che “non contribuisce alla pace, ma alimenta le spinte militariste”.

Il pacchetto di aiuti dalla Spagna

La visita in Turchia segue un tour europeo di Zelensky, che ha fatto tappa ad Atene e Parigi prima di arrivare a Madrid. Nella capitale spagnola, il presidente ucraino ha incontrato vari leader, tra cui la presidente del Congresso Francina Armengol, il presidente del Senato Pedro Rollán, re Felipe VI e il premier Pedro Sanchez. Quest’ultimo ha annunciato un “nuovo pacchetto di aiuti” militari all’Ucraina, del valore di 615 milioni di euro, che sarà attivato a partire dal mese prossimo per supportare l’esercito di Kiev nell’affrontare l’invasione russa, in corso dal febbraio 2022.

Durante il suo incontro a Madrid, Zelensky ha discusso anche con rappresentanti dell’industria bellica spagnola, evidenziando la necessità di “radar avanzati, tecnologie per droni ed equipaggiamenti essenziali” per rafforzare la difesa del Paese. “Ogni giorno l’Ucraina deve ottenere risultati nei rapporti con i suoi alleati”, ha scritto su X.

Ue valuta tre opzioni per finanziare Kiev

Nel frattempo, la Commissione Europea sta considerando tre opzioni per finanziare l’Ucraina nei prossimi anni e supportarla nella resistenza contro la Russia. Tra le possibilità c’è un prestito Ue basato sui beni russi congelati, ma non è stata ancora presa una decisione su quando presentare una proposta giuridica. I portavoce dell’esecutivo Ue, Paula Pinho e Balasz Ujvari, hanno fornito queste informazioni durante un briefing stampa a Bruxelles.

In una lettera inviata dalla presidente Ursula von der Leyen ai leader europei, sono state esposte le tre opzioni identificate in risposta a un invito del Consiglio Europeo. Una di queste prevede un sostegno basato su prestiti erogati dagli Stati membri, un’altra si basa su prestiti congiunti a livello Ue, mentre la terza soluzione coinvolgerebbe i beni russi immobilizzati nell’Unione.

Ujvari ha sottolineato che ci sono quattro principi fondamentali alla base di queste opzioni: la rapidità del sostegno, la sostenibilità del debito dell’Ucraina, la flessibilità del finanziamento in condizioni incerte e la giusta condivisione degli oneri con i partner internazionali. La portavoce Paula Pinho ha dichiarato di non avere una risposta sulla tempistica della proposta, promettendo ulteriori aggiornamenti in futuro.

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