Il 19 novembre 2025, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha preso parte alla prima conferenza sull’Italofonia, tenutasi a Villa Madama, Roma. Durante il suo intervento, Tajani ha sottolineato l’importanza della lingua italiana come strumento di sviluppo economico e culturale, enfatizzando il potenziale dell’italiano nel favorire relazioni con paesi industrializzati e in via di sviluppo.
Il ruolo dell’italiano nella crescita economica
Antonio Tajani ha affermato che l’italiano deve essere considerato non solo una lingua culturale, ma anche un mezzo per promuovere la crescita economica. “L’Italia è un paese industriale e molti dei paesi con cui ci interfacciamo sono anch’essi industrializzati o in via di sviluppo, desiderosi di apprendere il nostro know-how“, ha dichiarato il ministro. L’obiettivo è quello di stabilire accordi reciprocamente vantaggiosi, sfruttando le risorse naturali di questi paesi in cambio delle competenze italiane.
Tajani ha evidenziato che l’italiano può diventare un linguaggio di scambio per le imprese, facilitando collaborazioni e investimenti. La conferenza ha rappresentato un passo fondamentale per consolidare questa visione, creando un forum dove le nazioni possono confrontarsi e sviluppare progetti comuni. L’idea è di costruire un ecosistema in cui la lingua italiana diventa il collante per opportunità economiche e culturali.
Una comunità attiva e inclusiva
Il ministro ha anche parlato della necessità di rendere la comunità dell’Italofonia uno strumento attivo, capace di mantenere legami tra i vari paesi. “Non è solo un’iniziativa culturale, ma un modo per unire le nazioni“, ha affermato Tajani. Durante la conferenza, è stato annunciato che il documento che verrà approvato non imporrà vincoli economici, ma rappresenterà una scelta di libertà per tutti i paesi interessati a partecipare.
Tajani ha sottolineato che l’italiano deve essere utilizzato come “strumento di pace“. In un contesto globale in cui si tende a costruire muri, la comunità dell’Italofonia si propone come un’opportunità per costruire ponti tra culture e nazioni diverse. Il ministro ha descritto l’evento non come un incontro isolato, ma come l’inizio di una nuova era per la comunità internazionale di coloro che parlano, amano e desiderano apprendere la lingua italiana.
L’incontro di Villa Madama rappresenta quindi un momento cruciale per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, con l’intento di creare una rete di connessioni tra paesi e popoli, tutti uniti dall’amore per l’italiano.
