Polonia: arresti per un ordigno ferroviario. Varsavia chiede una risposta decisa alla Russia

Marianna Ritini

Novembre 19, 2025

Il 19 novembre 2025, la Polonia ha preso una decisione significativa chiudendo il consolato russo a Danzica, un passo che ha suscitato reazioni immediate da parte del Cremlino. Secondo un portavoce del governo russo, la mossa è stata definita come una manifestazione di “mancanza di sanità mentale” da parte delle autorità polacche. Questo evento è avvenuto nel contesto di tensioni crescenti tra i due paesi, aggravate da recenti episodi di sabotaggio ferroviario che hanno portato all’arresto di diverse persone.

Arresti legati al sabotaggio ferroviario

La Polonia ha avviato un’operazione di polizia per identificare e arrestare coloro che sono stati coinvolti in atti di sabotaggio verificatisi tra domenica e lunedì. Jacek DobrzyÅ„ski, portavoce del ministro per i Servizi di sicurezza, ha confermato che le forze di sicurezza stanno attivamente cercando i mandanti e i colpevoli di questi atti. “I servizi di sicurezza polacchi hanno molte informazioni e sono sulle tracce dei responsabili”, ha dichiarato DobrzyÅ„ski, precisando che diverse persone sono state già arrestate e interrogate riguardo al loro coinvolgimento in quello che è stato definito un attacco terroristico.

I sabotaggi hanno colpito la linea ferroviaria Varsavia-Lublino, cruciale per il trasporto di aiuti verso l’Ucraina. In un episodio, un tratto di ferrovia è esploso vicino al villaggio di Mika, mentre in un altro caso, un’infrastruttura danneggiata ha costretto un treno con 475 passeggeri a fermarsi bruscamente. Le autorità polacche stanno trattando questi eventi come atti di terrorismo di Stato, sottolineando il chiaro intento di causare vittime.

Dichiarazioni del governo polacco

Radoslaw Sikorski, ministro degli Esteri polacco, ha definito gli atti di sabotaggio come “un atto di terrorismo” da parte della Russia, evidenziando l’intenzione di infliggere danni e vittime. Durante un intervento in Parlamento, ha affermato che un “miracolo” ha impedito che il sabotaggio avesse conseguenze più gravi. Sikorski ha anche avvertito della disinformazione che circola riguardo all’attacco e ha annunciato che il governo polacco risponderà in modo adeguato, non solo diplomaticamente, ma anche attraverso altre misure che saranno comunicate nei prossimi giorni.

Il ministro ha puntato il dito contro il servizio segreto militare russo, accusandolo di utilizzare subappaltatori per condurre operazioni sotto falsa bandiera. Questa accusa si riferisce all’arresto di due ucraini, sospettati di essere coinvolti nei sabotaggi, evidenziando la complessità della situazione geopolitica attuale.

Reazioni a livello europeo

Kaja Kallas, Alta Rappresentante dell’Unione Europea, ha dichiarato che se dovesse emergere una connessione russa nei sabotaggi, ci sarà la necessità di una “risposta forte” da parte dell’UE nei confronti di Mosca. Kallas ha sottolineato l’importanza di inviare un messaggio chiaro all’opinione pubblica, rassicurando che non c’è nulla da temere in questa situazione.

La chiusura del consolato russo e gli sviluppi legati ai sabotaggi ferroviari rappresentano un ulteriore passo verso l’accentuazione delle tensioni tra Polonia e Russia, con ripercussioni che potrebbero estendersi oltre i confini nazionali e influenzare le relazioni diplomatiche in tutta Europa.

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