Imu sulla seconda casa: scopri le condizioni per l’esenzione dal pagamento

Franco Fogli

Novembre 19, 2025

Il 16 dicembre 2025 si avvicina e con esso il termine per il pagamento della seconda rata dell’Imposta Municipale Propria (IMU). Questa tassa, obbligatoria per il possesso di fabbricati, esclude le abitazioni principali, e rappresenta un’importante fonte di entrate per i comuni italiani. Per coloro che non hanno effettuato il pagamento in un’unica soluzione lo scorso 16 giugno, è fondamentale segnare questa data sul calendario. Tuttavia, ci si potrebbe chiedere: è possibile evitare il pagamento?

Che cos’è l’imu

L’IMU è l’imposta che i proprietari devono versare per il possesso di immobili, fatta eccezione per le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, nonché per le aree fabbricabili e i terreni agricoli. Questa tassa è applicabile in tutti i comuni italiani, ad eccezione di alcune specifiche disposizioni regionali, come quelle della Friuli-Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e Bolzano. L’abitazione principale è definita come l’unità immobiliare in cui il soggetto passivo e i membri del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente.

Quando è possibile non pagare l’imu

Una recente sentenza della Corte Costituzionale del 13 ottobre 2022, numero 209, ha modificato una questione controversa riguardante l’esenzione dall’IMU. In passato, per non dover pagare l’imposta, era necessario che tutti i membri del nucleo familiare del proprietario risiedessero e dimorassero nello stesso immobile. Ad esempio, se i coniugi risiedevano in due abitazioni diverse all’interno dello stesso comune, l’esenzione si applicava solo a una delle due case.

Tuttavia, la Corte ha stabilito che questa normativa fosse incostituzionale. In particolare, ha affermato che entrambi i coniugi devono poter beneficiare dell’esenzione IMU per le rispettive abitazioni, anche se non convivono nello stesso luogo. Questa decisione tiene conto delle mutate condizioni sociali e lavorative, dove è sempre più comune che le coppie scelgano di vivere in luoghi differenti. La Corte ha sottolineato che non riconoscere l’esenzione a chi soddisfa i requisiti richiesti è discriminatorio rispetto a chi vive da solo o con un partner non coniugato.

Imu agevolata

Il Ministero dell’Economia ha recentemente pubblicato un decreto, datato 6 novembre 2025, che aggiorna le agevolazioni relative all’IMU già introdotte nel 2024. Questo provvedimento non altera radicalmente la struttura dell’imposta, ma modifica i criteri per consentire ai comuni di intervenire sulle aliquote, in base all’effettivo utilizzo degli immobili.

Per i proprietari di seconde case, come quelle al mare o in montagna, si apre un contesto più favorevole, ma con un’importante precisazione: ogni agevolazione dipenderà dalla decisione del comune. Il decreto amplia la possibilità per i sindaci di modulare l’imposta sulle abitazioni non affittate e utilizzate solo per brevi periodi. In particolare, si fa riferimento alle abitazioni “a disposizione”, che includono le case stagionali. La novità consiste nel fatto che l’aliquota potrà essere calibrata non solo sulla base di quella standard, ma anche tenendo conto dell’uso effettivo dell’immobile. Pertanto, una casa utilizzata solo per alcune settimane all’anno, con consumi ridotti o utenze sospese, potrà essere tassata in modo differente rispetto a un immobile utilizzato tutto l’anno. È importante notare che queste agevolazioni non si applicano agli immobili locati o gestiti come case vacanza.

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