Imballaggi in plastica: confronto tra scienza e industria nel 2025

Franco Fogli

Novembre 19, 2025

Il 19 novembre 2025, l’Osservatorio Plastica, in collaborazione con l’Università Roma Tre, ha organizzato un convegno dal titolo “Evidenze scientifiche e percezioni sugli imballaggi in plastica: un confronto necessario”. L’evento si è svolto presso il Dipartimento di Economia Aziendale dell’ateneo romano ed ha visto la partecipazione di esperti del settore, rappresentanti di aziende, comunicatori scientifici e associazioni ambientaliste. L’obiettivo del convegno era quello di approfondire la questione di come si costruisce un’informazione attendibile riguardo alla plastica, un materiale al centro di accesi dibattiti legati alla sostenibilità e alla transizione ecologica.

Il convegno e i suoi obiettivi

Durante l’incontro, aperto da Carlo Alberto Pratesi, professore di Marketing, Innovazione e Sostenibilità, sono emerse domande fondamentali riguardo alla creazione di informazioni sui materiali plastici. Il convegno ha rappresentato un’importante occasione di dialogo tra le varie parti interessate, affrontando il tema della comunicazione e della percezione pubblica rispetto all’utilizzo della plastica. In un contesto in cui la transizione ecologica è sempre più urgente, la necessità di un’informazione chiara e scientificamente fondata è diventata cruciale.

Maria Cristina Poggesi, direttrice dell’Ippr, ha presentato un’indagine condotta in collaborazione con Plastic Consult, che ha fornito una panoramica sull’impiego delle plastiche riciclate in Italia. La ricerca ha rivelato un settore dinamico e innovativo, supportato da investimenti significativi e da un crescente utilizzo di materia prima seconda. Tuttavia, è emerso anche che ci sono sfide da affrontare, come la disponibilità di materiali e la qualità dei flussi di riciclo.

Risultati della ricerca e prospettive future

Secondo il Rapporto, nel 2024 l’industria italiana ha utilizzato 1,340 milioni di tonnellate di plastiche riciclate, segnando un incremento del 5,1% rispetto al 2021 e un leggero aumento dello 0,2% rispetto al 2023. La ricerca ha evidenziato che il 75% dei materiali utilizzati proviene da riciclo post-consumo, mentre il restante 25% deriva da scarti pre-consumo. I polimeri più utilizzati includono polietilene (33%), polipropilene (25%) e PET (20%). I settori principali che utilizzano queste plastiche sono il packaging (39%), l’edilizia (24%) e l’arredo urbano.

Maria Cristina Poggesi ha sottolineato l’importanza della sinergia tra il riciclo e la trasformazione, evidenziando che l’Italia ha raggiunto risultati notevoli nel reimpiego delle plastiche riciclate. Ha affermato che questo patrimonio deve essere preservato, ascoltando le voci di tutti gli attori coinvolti nella filiera.

Davide Pollon, responsabile Ricerca e Sviluppo di Corepla, ha evidenziato che per raggiungere gli obiettivi europei non è sufficiente aumentare il volume della raccolta differenziata, ma è necessario migliorare la qualità della raccolta e ampliare l’uso di materiali riciclati, basando l’informazione su dati scientifici.

Il ruolo della comunicazione nella scienza

La seconda parte del convegno si è concentrata sul tema “Comunicare la scienza”, analizzando il ruolo dei media nella formazione dell’immaginario collettivo riguardo alla plastica. Ruggero Rollini, divulgatore scientifico, ha messo in luce come la comunicazione su temi complessi possa rischiare di semplificare e polarizzare il dibattito. È stato sottolineato che un dialogo costante tra accademia, industria e società civile è fondamentale per migliorare la qualità del dibattito pubblico.

La discussione ha messo in evidenza l’importanza di combinare dati, competenze e prospettive diverse per superare percezioni errate e promuovere scelte più consapevoli. Questo approccio è essenziale per affrontare le sfide della transizione ecologica e dell’economia circolare, garantendo un futuro sostenibile per il nostro pianeta.

L’evento ha rappresentato un passo importante verso una maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva nell’affrontare le problematiche legate all’uso della plastica e al suo riciclo.

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