Dugo (Campus Bio-Medico): “Il cibo come collegamento tra ambiente e salute umana”

Marianna Ritini

Novembre 19, 2025

Il 19 novembre 2025, durante un incontro presso il Palazzo dell’Informazione a Roma, la docente di Chimica degli alimenti, Laura Dugo, ha evidenziato l’importanza del concetto di One Health, il quale sottolinea l’interconnessione tra la salute umana, quella degli animali e l’ambiente. Questo evento, intitolato “Salute e benessere come priorità sociale”, ha segnato l’apertura della Social Sustainability Week, un’importante iniziativa dedicata alla sostenibilità sociale.

Il concetto di One Health

La dottoressa Dugo ha spiegato come il modello One Health rappresenti un approccio integrato alla salute, affermando che il benessere degli esseri umani non può essere considerato separato dalla salute degli ecosistemi. “Il nostro benessere è profondamente legato alla salute degli ambienti in cui viviamo”, ha affermato, sottolineando il suo impegno nella ricerca su alimenti, nutrizione e metabolismo. Con oltre vent’anni di esperienza nel campo, ha reso chiaro che l’alimentazione gioca un ruolo cruciale in questa interconnessione.

Dugo ha messo in evidenza come il cibo non sia solo una mera fonte di nutrimento, ma una “cerniera” che collega l’ambiente, dove gli alimenti vengono prodotti, agli esseri umani, che li consumano. Ha indicato che la qualità degli alimenti è un riflesso diretto della salute del pianeta, affermando che “la salubrità e il valore nutrizionale di ciò che mangiamo sono indicatori della salute globale del nostro suolo e dell’aria”.

Impatto dei cambiamenti ambientali sugli alimenti

Durante il suo intervento, Dugo ha richiamato l’attenzione sul fatto che i cambiamenti ambientali stanno impoverendo la qualità del cibo. L’aumento della concentrazione di CO2 nell’atmosfera e la diminuzione dei minerali nel suolo hanno effetti diretti sulle piante, alterando il contenuto nutrizionale degli alimenti. “I prodotti che consumiamo possono contenere più zuccheri e meno vitamine e minerali essenziali”, ha avvertito, evidenziando un problema che potrebbe influenzare la salute delle future generazioni.

Un altro tema affrontato dalla docente è stato quello delle microplastiche, particelle sempre più presenti nell’ambiente. “Queste non solo si accumulano negli animali, ma vengono anche assorbite dalle piante attraverso suoli contaminati”, ha spiegato. Questo fenomeno rappresenta un grave rischio per la catena alimentare e per la salute umana. Dugo ha insistito sul fatto che il cibo è un potente segnale biologico che può influenzare la nostra salute nel lungo termine, in particolare per quanto riguarda l’ecosistema intestinale, fondamentale per il benessere fisico e mentale.

Impegni e progetti futuri

La docente ha concluso il suo intervento parlando dell’importanza di estendere l’impegno verso il modello One Health oltre le aule e i laboratori. Gli studenti e il personale del Campus Bio-Medico sono coinvolti in progetti di cooperazione internazionale, specialmente in Paesi in via di sviluppo come l’Africa orientale e il Sud America. Queste iniziative mirano a risolvere problemi critici, come la scarsità d’acqua e la mancanza di suolo coltivabile, attraverso un approccio multidisciplinare che integra competenze in sanità, nutrizione, tecnologia e ingegneria.

L’intervento di Laura Dugo ha posto l’accento sull’urgenza di affrontare le sfide legate alla salute globale, incoraggiando un dialogo continuo e proattivo tra scienza, politica e società per garantire un futuro sostenibile per tutti.

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