Il presidente di Unioncamere, Giovanni Acampora, ha sottolineato l’importanza dell’integrazione tra il settore spaziale e quello marittimo, definendola una risorsa fondamentale per l’innovazione e la crescita economica. Durante il 3° Forum Space&Blue, tenutosi il 19 novembre 2025 presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Acampora ha presentato un’anteprima del primo rapporto sull’osservatorio integrato Spazio-Mare, frutto della collaborazione con l’Istituto Tagliacarne.
Il progetto di integrazione spazio-mare
Nel corso dell’evento, Acampora ha evidenziato come, nel 2024, sia stato avviato il progetto di creazione di un osservatorio che unisce le potenzialità dei settori spaziale e marittimo. Questo nuovo approccio mira a valorizzare le sinergie tra le due aree, già ricche di opportunità. L’analisi preliminare, che sarà pubblicata ufficialmente nel 2026, ha rivelato dati significativi sulle potenzialità di crescita dei due comparti. Acampora ha affermato che “le enormi potenzialità dei due comparti dello spazio e del mare” sono già evidenti in questa fase iniziale.
Il valore economico dei settori coinvolti
Il presidente di Si.Camera e Assonautica Italiana ha fornito un’analisi dettagliata del settore produttivo che comprende la fabbricazione di navi, imbarcazioni, aeromobili e veicoli spaziali. Questi settori generano complessivamente circa 270 mila posti di lavoro, con il 15,3% degli addetti impiegati nell’aerospazio e l’84,7% nella cantieristica. Il valore aggiunto di queste industrie ammonta a circa 7 miliardi di euro, rappresentando il 2,5% del manifatturiero italiano. Questi dati dimostrano chiaramente il potenziale straordinario di un’integrazione efficace tra spazio e mare.
Strategie per il futuro
Acampora ha esortato il Governo, gli stakeholder, le associazioni, il sistema camerale e il mondo accademico a continuare a investire nell’interconnessione tra i due settori. Ha sottolineato che questa sinergia non è solo una possibilità, ma un vero e proprio “driver strategico” per il futuro dell’economia italiana. La collaborazione tra i vari attori è fondamentale per realizzare pienamente il potenziale di questa integrazione, che potrebbe portare a significativi sviluppi economici e innovativi nei prossimi anni.
